Intervista a Josefa Idem - "I miei cinque anni di lavoro politico dedicati a costruire una vita di maggiore qualità"
Ross.punto Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2005
Alta, molto dolce, decisamente bella, mi accoglie con un sorriso ed una gentilezza disarmanti. Josefa Idem (detta Sefi) è una campionessa olimpica, con sei medaglie appese al collo, l’ultima delle quali conquistata alle Olimpiadi di Atene. Oggi è Assessora allo sport del Comune di Ravenna. Ho letto tantissime tue interviste. Tutte ti chiedono sempre le stesse cose: ‘E' faticoso allenarsi, Come fai a conciliare l'allenamento, la famiglia e l'impegno in assessorato, Come ti trovi ad avere come allenatore tuo marito, Non è asfissiante averlo sempre dietro come controllore dei tempi dell' allenamento, controllore dei metodi e modi di allenarsi, etc’. E tu ogni volta spieghi e racconti sempre la tua normalità di vita: ’va tutto bene così, sia come vivo che come mi alleno. Sono contenta, sto bene con la mia famiglia’...
Infatti se stessi male o se vivessi con disagio cambierei famiglia, sport, luogo di vita. Invece sto proprio bene, per cui continuo ad allenarmi ed a vincere, ad utilizzare mio marito come allenatore e a sorridere ai giornalisti. Tu mi conosci, so vivere solo con coerenza verso me stessa, verso il mio desiderare ed il mio sentire. Se tu fossi su di una torre chi alzeresti al cielo e chi butteresti giù ?
Comincio da chi butterei giù, perché proprio ora sono in tensione con la Federazione e butterei giù chi vuole montarmi sulle spalle e vivere come un parassita delle mie vittorie e del mio impegno. Butterei giù anche chi ha il potere ed usa gli strumenti della democrazia per eliminarla. Alzerei al cielo la mia famiglia, perché - non lo dico per retorica - ma ho una famiglia con cui sto veramente bene. Fare l'assessora è il primo lavoro che affronti?
No, il mio lavoro vero è stato fare la poliziotta stradale. In Germania per lavorare nella Polizia devi fare quattro anni di scuola specialistica. Ho fatto la formazione, ma non sono mai stata operativa sulla strada, perché nel frattempo ho conosciuto mio marito e mi sono trasferita in Italia. Quali progetti politici stai portando avanti nel tuo assessorato?
Faccio la cosa in cui credo di più: avviare i futuri cittadini, che ora hanno l'età della scuola elementare, ad imparare ad amare l'attività fisica, a trarne beneficio, a sentire che il movimento produce benessere. Per raggiungere questo scopo ho dovuto faticare non poco a fare dialogare tra loro i gruppi dirigenti dei vari enti preposti allo sport ed all'educazione scolastica. Intendo il C.S.A. (ex Provveditorato), l'Amministrazione provinciale e le Federazioni sportive regionali.
Adesso comincio ad essere contenta, perché i risultati stanno concretizzandosi. Il primo passo politico che ho fatto è stato organizzare i corsi di aggiornamento alle insegnanti elementari. Le ho trovate contente e soddisfatte. Cominciano a lavorare proprio bene ed a seguirmi con entusiasmo. Hanno capito il concetto di attività fisica nella teoria, ma soprattutto nella pratica. Fare movimento non significa andare in palestra, ma mettere nella propria agenda, così come ci si mette l'appuntamento per il dentista, un appuntamento con un'ora di camminata. Se fatta nel verde è meglio, ma la propria ora di movimento è un impegno che deve essere rispettato. Proprio come l'andare dal dentista o dalla parrucchiera. Sono consapevole che tutto il lavoro politico di educazione all'attività fisica non è appariscente, perché non ho realizzato nessuna grande opera muraria (una seconda piscina in città occorrerebbe ed è in progetto, n.d.r.), però spero che le persone che hanno migliorato la loro qualità di vita ed il loro modo di fare attività fisica attraverso i loro figli in età di scuola elementare, capiscano che i miei cinque anni di lavoro politico sono stati tutti dedicati a loro. A costruire una vita di maggiore qualità. L'atleta Josefa si sta ancora allenando?
Faccio mantenimento, quindi l’impegno con la canoa ora non è quotidiano. Comunque non sono intenzionata ad attaccare la pagaia al chiodo. Allora Sefi, ci vediamo al coordinamento donne...
Non so se vengo, perché sono poco convinta. Ti chiedo: c'è il coordinamento uomini? No, allora il coordinamento donne lo capisco poco. Credo di non avere tanto tempo per venirci. Ciao Sefi, ti vogliamo bene anche con i tuoi dubbi...
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