Assassinata l'attivista Salwa Bugaighis: ex membro del libico CNT
Femminista e liberale, Salwa Bugaighis aveva avuto, nel 2011, un ruolo importante nella caduta del regime di Gheddafi, ribelle della prima linea poi membro del Consiglio Nazionale di Transizione.
E' sconvolta, la Libia, dopo l'assassinio di mercoledì scorso dell'avvocato Salwa Bugaighis.
Una donna impegnata, un'"engagée" direbbe Sartre, un'attivista infaticabile che da anni militava per la conquista, il mantenimento e la tutela dei diritti umani, essendo in prima persona membro del "Comitato Preparatorio per il Dialogo Nazionale".
Uccisa a Benghazi, nella Libia orientale, crivellata dalle armi da fuoco di uomini sconosciuti in uniforme militare, la donna sembrerebbe essere stata persino pugnalata a più riprese.
Femminista e liberale, Salwa Bugaighis aveva avuto, nel 2011, un ruolo importante nella caduta del regime di Gheddafi, ribelle della prima linea poi membro del Consiglio Nazionale di Transizione.
A neanche un anno dall'assassinio di Abdessalem al Mesmari, altro combattivo avvocato aggredito dal fondamentalismo islamico più radicale, la morte violenta di Bugaighis sopraggiunge a ridosso delle elezioni legislative - quelle che i Ministri Europei riunitisi a Lussemburgo avevano definito, lo scorso 23 giugno: una ''tappa cruciale'' mediterranea in un contesto di ''netto deterioramento'' della situazione politica e di sicurezza.
La morte di Salwa Bugaighis segna dunque una tragica battuta d'arresto per la Libia, nell'accidentato processo di transizione verso la democrazia.
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