Lunedi, 11/01/2021 - Recentemente, seguendo il suggerimento dell’amica critica e giornalista Cristina Rossi, ho avuto modo di guardare un video realizzato sull’esperienza artistica della Libreria delle donne di Milano.
Nel video si documenta l’opera di artiste che hanno esposto nella Quarta vetrina della Libreria. Un lavoro di raccolta e di analisi che è stato poi presentato all’interno della mostra che, da aprile a giugno 2019, è stata esposta alla Fabbrica del Vapore di Milano e che è stata inserita all’interno dell’iniziativa “I talenti delle donne”, curata dall’assessore Del Corno.
Il catalogo, Vetrine di libertà, a cura di Francesca Pasini e di Chitra Cinzia Piloni, dà conto sia della mostra che della cartella di grafiche realizzata con opere di importanti artiste per sostenere la nascita della Libreria nel 1975. LeoNilde Carabba, allora tessera 3, ricorda i contatti e le relazioni con le artiste e con Perini, il serigrafo che si occupò della stampa in cambio di alcune cartelle. Nel catalogo, a segnare una storia che continua, sono riportate sia le immagini delle opere che il testo di presentazione di Lea Vergine.
In catalogo i testi di Lia Cigarini e di Luisa Muraro danno conto di una storia ormai quarantacinquennale mentre Francesca Pasini, che di questa storia fa parte, presenta ognuna delle artiste, una quarantina, che hanno dato forma e voce visiva a un’esperienza particolarmente interessante.
L’intero percorso espositivo è stato registrato da Egle Prati, Cristina Rossi, Chiara Mori e Alessandra Quaglia.
Scrive Francesca Pasini: “ L’inaugurazione consiste in un incontro tra me, l’artista e il pubblico… Si scambiano domande, emozioni, idee… un’occasione preziosa e un passaggio critico importante”.
Tenendo presente la necessità di restituzione del senso complessivo del progetto, e per ovvie ragioni di sintesi il montaggio, affidato a Gabriele Genchi, riporta stralci dell’inaugurazione di cinque artiste: Marta dell’Angelo, Sophie Ko, Elisa Sighicelli, Annie Ratti, Alessandra Caccia La Quarta vetrina costituisce una modalità di presentazione di opere site specific fruibili sia all’esterno che all’interno ed è, come scrive la curatrice, “una finestra accesa che, nella notte, tiene compagnia, crea confidenza”.
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