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Artiste al lavoro: la Cgil in mostra a Mantova

Artiste al lavoro: la Cgil in mostra a Mantova

- In mostra a Mantova fino al 10 gennaio i capolavori d’arte custoditi dalla Cgil

Lunedi, 14/11/2016 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2016

“Si miete e si canta. Vecchi canti e vecchie usanze, che si tramandano da secoli. Ma assieme agli antichi usi si tramandano anche i vecchi pregiudizi e soprattutto i vecchi rapporti di produzione, le vecchie sopravvivenze feudali che fanno sì che la donna contadina, pari all’uomo nella fatica, non sia pari nei diritti”. Così scriveva Marisa Rodano in un articolo pubblicato su “Noi Donne” il 25 giugno 1945, quando la guerra era appena finita e le donne italiane non avevano ancora mai votato.

Il riconoscimento della dignità del lavoro femminile e di un salario pari a quello maschile, la centralità del lavoro nella vita delle donne e la tutela delle lavoratrici madri sono diritti per i quali nel dopoguerra le donne uscite dalla lotta per la Liberazione si battevano con passione. Certo, molta strada è stata fatta da allora eppure, nonostante le importanti conquiste civili, oggi per le donne permangono disparità salariali e difficoltà nel conciliare l’attività lavorativa con quella familiare, per cui il riconoscimento della pari dignità del lavoro femminile non può ancora dirsi un fatto compiuto.

Un invito a riflettere su questi temi giunge ora dalla mostra ‘Artiste al lavoro. Il lavoro delle donne. Capolavori dalle Raccolte d’arte della Cgil’, ideata da Patrizia Lazoi, curatrice della raccolta e curata da Flavia Matitti, allestita a Mantova nel Palazzo della Ragione dal 5 novembre 2016 al 10 gennaio 2017.

Le donne lavoratrici, dalle contadine alle operaie, dalle lavandaie alle tabacchine, dalle mondine alle domestiche, fino alle artiste, sono infatti le protagoniste di questa importante iniziativa, promossa dalla Cgil Nazionale, dalla Cgil Lombardia e dalla Camera del Lavoro di Mantova in occasione delle celebrazioni per Mantova Capitale della Cultura italiana 2016.

In mostra un’ottantina di opere tra dipinti, sculture e incisioni, realizzate da venti artiste, tra le quali Emma Bonazzi, Amalia Avia, Titina Maselli, Sonia Alvarez, Vittoria Chierici, Marina Bindella e Gea Casolaro, e da una trentina di artisti, tra cui Cagnaccio di San Pietro, Baccio Maria Bacci, Sironi, Carlo Levi, Manzù, Borgonzoni, Gianquinto, Mucchi, Calabria, Guccione e Luzzati.

L’esposizione segue un doppio binario, da un lato, presenta le opere delle artiste entrate a far parte delle Raccolte della Cgil, dall’altro, attraverso alcuni esempi significativi, illustra il lavoro femminile (compreso il ‘mestiere’ della maternità), dagli inizi del Novecento fino a oggi.

Tutte le opere esposte appartengono alle Raccolte d’arte della Cgil, un patrimonio che oggi ammonta a oltre 700 opere conservate a Roma nel palazzo di Corso d’Italia, sede della Direzione nazionale, e presso molte Camere del Lavoro di tutta Italia e nelle sedi delle Categorie nazionali. La parte prevalente delle Raccolte, composta da nuclei di diversa provenienza, si è formata a partire dal secondo dopoguerra attraverso le vie più diverse: donazioni degli artisti, acquisti nelle mostre oppure acquisizioni come forma di sottoscrizione, ad esempio nel 1972, in occasione della grande esposizione dal titolo ‘Amnistía. Que trata de Spagna’, organizzata a Milano dai sindacati a sostegno degli operai spagnoli in lotta contro il franchismo.

Ma tornando a Mantova, siccome quest’anno ricorre anche il 70° anniversario del voto alle donne italiane (2 giugno 1946), come icona della mostra è stato scelto il volto di Anna Kuliscioff (da un dipinto di Borgonzoni del 1985), “la dottora dei poveri” che ai primi del Novecento aveva condotto in Italia una battaglia per l’estensione del voto alle donne.

Il percorso espositivo si articola in cinque sezioni tematiche così suddivise: 1. Il lavoro delle donne; 2. Il coraggio, la passione, la lotta e la repressione; 3. Fratelli d’Italia; 4. La fabbrica; 5. L’arte delle donne. Accompagna la mostra un catalogo ampiamente illustrato, edito da Ediesse, a cura di Patrizia Lazoi e Flavia Matitti, con prefazione di Susanna Camusso e saggi, oltre che delle curatrici, di Carlo Micheli e Pietro Sanguanini.



3.

Gennaro Fantastico, Infilzatrici di tabacco, 1936

olio su tela, cm. 80×150 ca.,Camera del Lavoro di Lecce



4.

Gabriele Mucchi, La morte di Maria Margotti, 1949

tecnica mista su tavola, cm. 85×160, Camera del Lavoro di Parma



6.

Aldo Borgonzoni, Luigi Sarti, Andrea Costa, Anna Kuliscioff

(studio per l’opera murale di Dozza),1985

tecnica mista su carta, mm. 2200×1800, Camera del Lavoro di Bologna



9.

Emanuele Luzzati, Papagena, 2003

tecnica mista su carta, mm. 480x330, Direzione nazionale Cgil, Roma



10.

Gea Casolaro, Mille storie, una lotta #2, 2009

stampa fotografica a colori da digitale montata su pannello d’alluminio

tiratura unica, cm. 30×44,4, Direzione nazionale Cgil, Roma



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