Si può visitare fino al 29 gennaio la mostra antologica su Artemisia Gentileschi (Milano, Palazzo Reale), con interventi scenografici e teatrali di Emma Dante
Giovedi, 05/01/2012 - “Oltraggiata appena giovinetta, nell’onore e nell’amore. Vittima svillaneggiata di un pubblico processo di stupro. Che tenne scuola di pittura a Napoli. Che s’azzardò, verso il 1638, nella eretica Inghilterra. Una delle prime donne che sostennero colle parole e colle opere il diritto al lavoro congeniale e a una parità di spirito tra i due sessi”. Sono parole di Anna Banti tratte dal suo romanzo intitolato Artemisia (Milano, 1947) che uscito nell’immediato secondo dopoguerra ha rilanciato e decretato la moderna fortuna della celebre “pitturessa” (Roma 1593 - Napoli dopo il 1653) in chiave protofemminista.
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