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Arrivano le buste biodegradabili? Sì, no, speriamo...

Arrivano le buste biodegradabili? Sì, no, speriamo...

Ambiente - Il primo gennaio 2011 entrerà in vigore una norma contenuta nella finanziaria del 2007, già prorogata, sulla sostituzione degli shopper in polietilene con sacchetti biodegradabili

Piera Francesca Mastantuono Mercoledi, 22/12/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Dicembre 2010

Countdown per i sacchetti di plastica. Il primo gennaio 2011 entrerà in vigore una norma contenuta nella legge finanziaria del 2007, già prorogata, che recepisce la normativa comunitaria EN13432 sulla sostituzione degli shopper in polietilene con sacchetti biodegradabili che privilegino l'utilizzo di materie prime di origine agricola, con l'obiettivo di contribuire alla riduzione dei gas ad effetto serra e alimentare lo sviluppo di nuovi settori industriali collegati alle produzioni agricole locali. Il budget stanziato per realizzare questo progetto ammonterebbe ad un milione di euro, cifra che dovrebbe essere ripartita secondo tre diverse azioni congiunte: un’analisi del ciclo di vita dei sacchetti biodegradabili, una campagna per fornire informazioni sull’iniziativa ecologica nonché per sensibilizzare i consumatori ed infine una distribuzione capillare dei nuovi sacchetti ecologici. Numerosi gli effetti positivi previsti per l’ambiente, ovviamente, considerando che, in base alle stime effettuate, in Italia, ciascun consumatore utilizza circa 30 kg di sacchetti di plastica all’anno. Considerando quindi che per produrre 200.000 tonnellate di sacchetti vengono bruciate 430.000 tonnellate di petrolio, il danno ambientale causato da semplici buste di plastica è a dir poco ingente. Tra le opinioni positive ottenute da questa iniziativa si annovera anche quella di Legambiente, la quale, tuttavia, non ritiene ancora conclusa la battaglia ambientalista fin quando non ne vedrà la reale e concreta attuazione, innanzitutto tramite il divieto dei suddetti sacchetti. Afferma infatti il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza: “Ci auguriamo fortemente che la messa al bando dei sacchetti non biodegradabili su tutto il territorio nazionale non venga ulteriormente prorogata, già sarebbe dovuta scattare dal 1° gennaio 2010 ed è stata rimandata di un anno, rallentando, tra l’altro, i progressi della raccolta differenziata dei rifiuti organici per la quale la biodegradabilità dei sacchetti è indispensabile. È fondamentale che i cittadini si sentano coinvolti e mandino segnali chiari alle amministrazioni pubbliche e private, scegliendo borse per la spesa diverse e accettando un piccolo cambiamento nelle proprie abitudini. Solo con la consapevolezza di ognuno di noi, si potrà, infatti, vincere in fretta la battaglia contro l’invasione delle buste di plastica”. La sfida più grande sarà pertanto quella di rendere consapevoli, e conseguentemente collaborativi, i consumatori. Sradicare l’abitudine del chiedere la busta per portar via la spesa dal negozio sarà un processo che, per essere pienamente avviato, implicherà un cambiamento nei costumi. Sarà per esempio necessario uscire con una borsa della spesa riutilizzabile sempre a portata di mano e, magari, rivalutare il carrello della spesa multicolore che, ad onor del vero, permette una comodità senza pari assolutamente necessaria da riscoprire!



 

(27 dicembre 2010)

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