Mercoledi, 07/10/2020 - Sappiamo quanto tristemente diffuso sia il tema della violenza domestica e quante le donne che non riescono a fuggire da mariti violenti per mille motivi, di scarsa autostima e colpevolizzazione, di mancata indipendenza economica, di stereotipi sociali e paura dell’etichettamento, di speranza che le cose si sistemino prima o poi, fino all’accadere di eventi irreparabili. “La vita che verrà” (titolo originale “Herself”), film che sarà presentato alla Festa del Cinema di Roma (15-25 ottobre) nella selezione ufficiale e in “Alice nella Città” - ed arriverà poi in sala dal 25 novembre nella Giornata Internazionale contro la Violenza sulla Donne grazie alla BiM Distribuzione - racconta la storia di una di loro, ma di una donna che si ribella e ce la fa, che lotta per ricostruirsi una vita e per dare un futuro alle sue figlie, cercando di lasciarsi alle spalle un marito violento.
In lotta contro una società che risulta assai poco protettiva e spinta dall’obiettivo di creare un ambiente accogliente per le figlie, decide di costruire da sola una casa tutta per loro. L’impresa si rivelerà più complessa del previsto ma le darà la forza di ricostruire la sua vita e riscoprire se stessa, anche grazie all’appoggio di un gruppo di persone disposte ad aiutarla e a darle sostegno.
"Ho incontrato Clare Dunne per la prima volta quando stavo cercando gli attori per Giulio Cesare - ha raccontato la regista - all'inizio del mio progetto su Shakespeare al femminile. Clare è venuta per il ruolo di Porzia. Non dimenticherò mai il suo provino: fu incredibile vedere un attore che è completamente sé stesso e che colma il divario tra sé e il suo personaggio […]". Poco tempo dopo la regista ha avuto la sceneggiatura di “La vita che verrà”, a cui Claire aveva lavorato a lungo ed ha accettato di dirigere il film solo a condizione che ci fosse lei nel ruolo della protagonista.
Diretto da Phyllida Lloyd, la regista di ‘Mamma Mia!’ e ‘The Iron Lady’, il film, presentato con successo al Sundance, è stato scritto dall’attrice irlandese Clare Dunne e da Malcolm Campbell ed è interpretato da Clare Dunne (principalmente nota per la sua attività teatrale: ha recitato nella versione interamente femminile dell’Enrico IV di Shakespeare per la regia della stessa Lloyd) e dai candidati al Tony Award Harriet Walter (Star Wars: Episode VII - The Force Awakens, Killing Eve, Succession) e Conleth Hill (Game of Thrones, Dublin Murders).
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