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Apre il 76° Festival di Cannes con “Jeanne Du Barry” della regista Maïwenn

Apre il 76° Festival di Cannes con “Jeanne Du Barry” della regista Maïwenn

Storia di una cortigiana libera e anticonformista, il film apre le porte alla manifestazione cinematografica più importante del mondo, tra impegno sociale, glamour e attenzione al femminile

Mercoledi, 17/05/2023 - Il Festival di Cannes si è aperto ufficialmente con la proiezione in anteprima mondiale di un film profondamente francese, ‘Jeanne Du Barry’, della poliedrica autrice, regista ed attrice Maïwenn, già vincitrice a Cannes 2011 del Gran Prix della Giuria con il film ‘Polisse’, e selezionata in concorso a Cannes 2015 con ‘Mon Roi’. Nell’opera presentata come apertura festivaliera, ‘Jeanne Du Barry’, la regista torna ai suoi temi più cari con una storia d’amore e di crisi, raccontata dal punto di vista di una donna. Nel cast oltre alla stessa Maïwenn, l’attesissimo Jonny Depp, fresco di scandali, nella vita privata come nel suo ruolo di Re Luigi XV. Il film è stato girato in gran parte nella Reggia di Versailles, di lunedì, il giorno di chiusura al pubblico ed ha immagini magnifiche.

Ambientato nella Francia del Settecento, il film racconta la storia di Jeanne Vaubernier, una ragazza bellissima, di estrazione popolare, desiderosa di elevarsi socialmente, che utilizza il suo fascino per uscire dalla sua umile condizione e fuggire dal convento dove era stata rinchiusa. Fra i suoi amanti, il conte Du Barry, arricchitosi proprio grazie alle lucrative galanterie di Jeanne (una forma ‘elegante’ di sfruttamento della prostituzione) che decide di presentarla al re Luigi XV, organizzando l’incontro tramite l'influente duca di Richelieu. Ciò che supera le aspettative del conte è che tra Jeanne e Luigi XV è amore a prima vista: grazie alla vitalità della cortigiana, il re ritrova il gusto per la vita, tanto che non può più fare a meno di lei e decide di farne la sua ‘favorita’, suscitando un grave scandalo a Corte, dove nessuno - in particolare le figlie del re - per ipocrisia, invidia e formalismo, accetterà la giovane e bella ‘figlia del popolo’, priva di titoli ma dotata di grande umanità e capacità di vero amore.



In apertura di Festival si è svolta anche la cerimonia di consegna del Leone d’Oro alla Carriera, assegnato quest’anno a Michael Douglas, figlio di Kirk, attore due volte Premio Oscar, molto amato negli States e nel mondo per alcuni suoi film in particolare (basti ricordare fra le oltre 50 pellicole da protagonista, ‘Wall Street’, ‘All’inseguimento della Pietra Verde’, La Sindrome Cinese’). “È sempre una boccata d'aria fresca essere a Cannes - ha affermato l’attore - luogo che considero una meravigliosa piattaforma di eccellenza per artisti coraggiosi. Dalla mia prima volta qui nel 1979 per ‘La Sindrome Cinese’ alla mia più recente premiere per ‘Dietro i Candelabri nel 2013’, il Festival mi ha sempre ricordato che la magia del cinema non è solo in ciò che vediamo sullo schermo, ma nella sua capacità di influenzare le persone in tutto il mondo.”

Fra i prossimi film in programma nel concorso, molto atteso ‘Le Retour’, della regista francese Catherine Corsini, la storia di Kheìdidja, una quarantenne che lavora per una ricca famiglia a Parigi alla quale viene proposto di passare l’estate in Corsica per prendersi cura dei bambini durante le vacanze: la donna, che viveva in Corsica con la sua famiglia quindici anni prima, quando furono costretti a lasciare l’isola a causa di un tragico evento. accetta l’offerta e porta con sé le due figlie adolescenti, Jessica e Farah. Questo ritorno sarà per lei una difficile immersione nei ricordi.

La tradizionale “Opération Ouverture” (cerimonia e film) del Festival si è ripetuta la sera stessa nei cinema francesi con il sostegno della Federazione Nazionale dei Cinema Francesi e in collaborazione con France Télévisions e Brut.

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