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A Lecce il XIX Festival del cinema europeo

A Lecce il XIX Festival del cinema europeo

E' dedicata a Cristina Soldano l'evento che termina il 14 aprile. Protagoniste al femminile le artiste Ildikó Enyedi e Jasmine Trinca

Martedi, 10/04/2018 - Partita la XIX edizione del Festival di Lecce (9-14 aprile) che, diretto da Alberto La Monica, è dedicato quest’anno alla memoria di Cristina Soldano, direttrice artistica della manifestazione sin dalla prima edizione: per ricordare la sua passione, professionalità e dedizione, per anni impulso vitale del Festival, da quest’anno il premio più importante, l’Ulivo d’Oro, s’intitolerà ‘Premio Cristina Soldano al Miglior Film’.

Oggi, alle ore 18.00, anteprima nazionale del documentario “Mena” della giornalista Maria Cristina Fraddosio sul gasdotto TAP di Melendugno, che dà voce alle proteste in corso a Melendugno, in Salento, punto di arrivo del gasdotto Tap, proveniente dall’Azerbaigian. Testimonianze dirette degli attivisti si alternano a quelle istituzionali. Mentre la magistratura indaga sull’ipotesi che sia stata aggirata una direttiva europea sulla sicurezza dell’impianto, che sorgerà a poche centinaia di metri dalle abitazioni, i lavori per realizzare l’opera continuano in gran fretta sotto la sorveglianza di centinaia di forze dell’ordine in tenuta antisommossa. Al termine della proiezione un incontro con le istituzioni tra cui Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia. Seguirà un incontro con la regista Maria Cristina Fraddosio, Michele Emiliano (Presidente Regione Puglia), Marco Potì (Sindaco di Melendugno), Serena Fasiello (ODG Puglia), Luigi Quaranta (TAP – Trans Adriatic Pipeline), Giancarlo Negro (Confindustria Lecce), Alessandro Manuelli (Comune di Melendugno), Stefano Cristante, Fabio De Nardis, Arturo De Risi (Università del Salento).

Il Festival ha deciso quest'anno di conferire un omaggio particolare a due artiste donne, la regista e sceneggiatrice ungherese Ildikó Enyedi, e l’attrice Jasmine Trinca.

Venerdì 13 aprile sarà dedicato a Ildikó Enyedi, della quale verrà presentata la retrospettiva completa dei suoi film, compresa la copia restaurata de ‘Il mio XX secolo’, in anteprima mondiale alla trascorsa edizione della Berlinale, con cui la regista si è aggiudicata la Caméra d’Or all’ultimo Festival di Cannes. Il film viene annoverato tra le migliori pellicole ungheresi di tutti i tempi. Con ‘Simon Mágus’, l’artista aveva vinto nel 2000 l’Ulivo d’Oro alla prima edizione del Festival del Cinema Europeo. Attualmente Enyedi è impegnata con ‘The Story of My Wife: Léa Seydoux’ suo primo film in lingua inglese, con l’attrice francese Léa Seydoux e il norvegese Anders Baasmo Christiansen. La sera del 13 aprile, nel corso di un incontro con il pubblico moderato da Massimo Causo, Ildikó Enyedi riceverà l’Ulivo d’Oro alla carriera e introdurrà ‘Corpo e anima (On Body and Soul, 2017)’, il suo ultimo film, Orso d’Oro alla Berlinale 2017 e candidato Oscar come miglior film straniero quest’anno.

La giornata di sabato 14 aprile sarà invece dedicata a Jasmine Trinca la quale, con il suo ultimo film, ‘Fortunata’ di Sergio Castellitto, dopo il Premio come migliore attrice nella sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes e il Nastro d’Argento nel 2017, si è aggiudicata anche il David di Donatello 2018. ‘Nessuno si salva da solo’ (2015), sempre di Castellitto, le è valso la candidatura sia ai David sia ai Nastri d’Argento. Scelta tra migliaia di liceali per interpretare ‘La stanza del figlio’, la Trinca, che aveva altre idee per il proprio futuro, ha seguito nel cinema un percorso brillante, costellato da ottime prove attoriali che le hanno fatto conquistare numerosi e importanti riconoscimenti. Nel 2003 ha ricevuto, insieme a tutto il cast al femminile, un Nastro d’Argento per ‘La meglio gioventù’ di Marco Tullio Giordana. Due anni dopo, nel 2006 è ancora Nanni Moretti a volerla ne ‘Il caimano’. Nel 2009 è alla Mostra del Cinema di Venezia con ‘Il grande sogno’ di Michele Placido (con il quale girerà anche Romanzo criminale) pellicola per la quale conquista il Premio Marcello Mastroianni. Altri due Nastri d’Argento nel 2013: uno per ‘Un giorno devi andare’ di Giorgio Diritti e uno per ‘Miele’ di Valeria Golino. Una filmografia, quella della Trinca, che vanta oltre 20 titoli firmati dai più grandi autori del nostro cinema. Jasmine Trinca, la sera del 14 aprile, ritirerà l’Ulivo d’Oro alla Carriera e sarà protagonista di un incontro con il pubblico condotto da Laura Delli Colli; seguirà la proiezione del film Fortunata di Sergio Castellitto.

Fra gli altri protagonisti della manifestazione Michael Winterbottom, regista, sceneggiatore e produttore, tra i più eclettici autori della scena britannica, un autore che più di tutti si è cimentato con grande forza inventiva in differenti generi cinematografici (cui è dedicata la giornata del 10 aprile) e Kim Rossi Stuart , eclettico attore e regista, che ha cominciato a muovere i suoi passi nel mondo del cinema e soli 5 anni, lasciando la scuola a 14 anni e cominciando a studiare teatro per intraprendere la sua futura professione.

Al SESSANTOTTO, in occasione del suo 50° anniversario, sarà dedicato un omaggio con la proiezione di cinque film scelti da Luciana Castellina e Carlo Verdone. Nel corso della manifestazione si potranno pertanto rivedere ‘I pugni in tasca’ (1965) di Marco Bellocchio, nell’edizione restaurata dalla Cineteca di Bologna, ‘One Plus One’ (1968) di Jean-Luc Godard, ‘The Dreamers’ (I sognatori, 2003) di Bernardo Bertolucci, ‘Après Mai’ (Qualcosa nell’aria, 2012) di Olivier Assayas e ‘The Strawberry Statement’ (Fragole e sangue, 1970) di Stuart Hagmann che sarà presentato dalla Castellina e da Verdone venerdì 13 aprile.
“Celebrare gli anniversari non è retorico, è utile - sottolineano i curatori - ed aiuta a riflettere sul passato: se il ricordo non è contraffatto aiuta anche a liberare la memoria di chi ha vissuto l’avvenimento dal ‘mito’ e a far capire a chi è nato dopo di cosa si sia trattato. Tanto più interessante è l’operazione quando si celebra un evento che non si è esaurito in un giorno ma è durato un tempo lungo che, piaccia o no, ha segnato una generazione in tutto il mondo. Il 1968 - e proprio per indicare che è stata una stagione e non un anno solo viene ormai scritto “sessantotto” - è uno di questi eventi. Cominciato 50 anni fa”.

IL CONCORSO
Dieci i film in anteprima nazionale selezionati da Alberto La Monica e Luigi La Monica. Alcuni presentati dai registi o dagli attori protagonisti che incontreranno il pubblico al termine della proiezione.
La Giuria del Concorso Lungometraggi “Ulivo d’Oro”, presieduta da Beki Probst (Presidente European Film Market) e composta da Eleni Androutsopoulou (Selezionatrice Thessaloniki IFF), Adriana Chiesa Di Palma (Produttrice e distributrice), Antonella Gaeta (Giornalista e sceneggiatrice) e Dubravka Lakić (Critica cinematografica), assegnerà l’Ulivo d’Oro “Premio Cristina Soldano al Miglior Film”, il Premio Speciale della Giuria, il Premio per la Migliore Fotografia e il Premio per la Migliore Sceneggiatura. Sempre tra i film del Concorso, saranno assegnati anche il Premio FIPRESCI (Federazione Internazionale della Stampa Cinematografica), attribuito dalla Giuria composta da Marta Bałaga, Tim Lindemann ed Ignazio Senatore; il Premio Cineuropa attribuito dalla Giuria composta da Guillame Calop (Cofondatore di Less Arcs European Film Festival, Paris Coproduction Village, FestiCiné), Françoise Lentz (Responsabile promozione del Film Fund Luxembourg), Altijana Marić Đorđević (Capo della programmazione del Sarajevo Film Festival); il Premio del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani per il Miglior Attore Europeo attribuito dalla Giuria presieduta da Laura Delli Colli; il Premio Agiscuola attribuito da una giuria di studenti delle scuole superiori di Lecce.

I FILM
Agape di Branko Schmidt (Croazia, 2017) racconta del rapporto proibito tra alcuni ragazzi in procinto di ricevere la cresima e il parroco Miran, che si trova ad affrontare il disprezzo della società.
Beyond Words di Urszula Antoniak (Olanda-Polonia, 2017) è la storia di Michael, emigrato dalla Polonia a Berlino, avvocato di successo, la cui vita viene messa a soqquadro da un bohémien polacco.
Cobain di Nanouk Leopold (Olanda-Belgio-Germania, 2018) è un film sull’amore incondizionato di Cobain per la madre, che conduce una vita instabile, e che lui, sentendosi responsabile, decide di salvare.
Darling, di Birgitte Stærmose (Danimarca, 2017), è una danzatrice danese di fama mondiale, che durante le prove di un balletto crolla a terra. La prognosi è chiara: la sua anca è irrimediabilmente fuori uso e non potrà danzare mai più…
Disappearance di Boudewijn Koole (Norvegia-Olanda, 2017), segue la storia di Roos una ragazza che ritrova la madre dopo numerose e profonde incomprensioni.
Pororoca di Constantin Popescu (Romania-Francia, 2017) narra il dramma di Cristina e Tudor, una coppia di trentenni con figli piccoli, che si trova ad affrontare la scomparsa della loro piccola Maria nel parco.
Scary Mother di Ana Urushadze (Georgia-Estonia, 2017), è la storia di una casalinga cinquantenne, Manana, divisa fra l’amore per la vita in famiglia e quello per la scrittura, che ha represso per anni.
3/4 Three Quarters di Ilian Metev (Bulgaria-Germania, 2017), è il ritratto di una famiglia, composta dal padre e dai suoi due figli, che a seguito della scomparsa della madre, cercano un nuovo equilibrio nell’ultima estate trascorsa insieme.
Yellow Heat di Fikret Reyhan (Turchia, 2017). Ibrahim, figlio di una famiglia di agricoltori tradizionalisti in difficoltà economica, sogna un futuro diverso, ma scopre che non è facile trasformare i sogni in realtà.
The Party’s Over di Marie Garel-Weiss (Francia, 2017) è la storia di una amicizia tra Céleste e Sihem, nata in centro di recupero. Amicizia che sarà la loro forza, ma anche un ostacolo fuori da un rifugio sicuro.

LE ALTRE SEZIONI DEL FESTIVAL
Accanto alla sezione competitiva, la manifestazione salentina propone numerosi spazi di approfondimento, sezioni dedicate a cortometraggi e a documentari che rappresentano un percorso di ricerca di nuovi temi e di nuovi linguaggi audiovisivi.

COMMEDIA EUROPEA
Ritorna per il terzo anno la sezione dedicata alla commedia, una vetrina che presenta una selezione di cinque opere in anteprima italiana:
Taksim Hold’em di Michael Önde (Turchia, 2017). È sabato sera e, come tutte le settimane, Alper si concede una rilassante serata di gioco al poker con il consolidato gruppo di amici dei tempi della scuola, nel suo appartamento vicino alla centrale piazza Taksim di Istanbul. Nelle strade sotto casa, però, sono in corso alcune proteste anti-governative, che danno vita a scontri con la polizia. La partita lentamente è contaminata da ciò che sta accadendo in strada e fra i giocatori esplodono discussioni accese sul proseguire o meno. The End of the Chain / Keti lõpp di Priit Pääsuke (Estonia, 2017), è la storia di una ragazza che lavora in un fast-food vicino a un parcheggio. Tutti i clienti si avvicendano e non ordinano mai cibo, ma vogliono solo parlare con la protagonista. In cima alla lista dei momenti più difficili c’è la visita dei suoi genitori, che sognavano ben altra sistemazione per la loro figlia e non mancano di farlo presente, aumentando l’amarezza nel suo cuore. Streaker / Flitzer di Peter Luisi (Svizzera, 2017) racconta di Balz Näf un professore che ha superato i cinquanta ed è al verde dopo una scommessa finita male. Per risollevarsi decide di affidarsi a una squadra di streaker, gli esibizionisti che corrono nudi per creare scompiglio sui campi da gioco, e di creare attorno a loro un giro di scommesse. Les grands esprits di Olivier Ayache-Vidal (Francia, 2017) è una commedia che narra le vicende di François Foucault, un professore associato di lettere presso il prestigioso Liceo Henri IV di Parigi, inviato, per motivi politici, per un anno in un istituto della banlieue parigina. Forte della sua esperienza e delle sue idee preconcette, è convinto che presto sarà in grado di indirizzare per la retta via i giovani alunni e che, per la maggior parte, il suo obiettivo consiste nell’insegnare quel rigore che è stato troppo a lungo trascurato. Abracadabra di Pablo Berger (Spagna, 2017) racconta la vita di Carmen, casalinga frustrata, sposata con Carlos, un uomo insensibile, aggressivo e animalesco. Durante un ricevimento di matrimonio a cui i due partecipano il cugino di Carmen cerca un volontario tra gli invitati per un numero di ipnotismo amatoriale e Carlos, sebbene scettico, accetta. Ma qualcosa non va e la situazione sfugge di mano.

EVENTI SPECIALI | FUORI CONCORSO| ANTEPRIMA ITALIANA
Mercoledì 11 sarà presentato Broken di Edmond Budina, con Edmond Budina, Nikolla LLambro, Laert Vasili, Gladiola Harizaj, Artan Islami, Sotiraq Bratko, Syrja Meçe, Ylli Trajçe, Rachele Laro, Ansa Rochi, Zamira Kita, Gerti Ferra, Marsias Lila.
Tanti anni d’ingiusta sofferenza in un carcere straniero sono nulla di fronte all’ingratitudine delle persone più care, che si trasformano quando si tratta di salvaguardare il profitto e i propri interessi, dimenticando che la distruzione dell’anima e dell’ambiente sono in primo luogo una perdita e una devastazione di se stessi. Il regista sarà presente in sala.
Sabato 14 è la volta di Respiri di Alfredo Fiorillo, alla presenza del regista e di Alessio Boni, Pino Calabrese, Eva Grimaldi. Il film uscirà nelle sale il 7 giugno distribuito da Europictures e L’Age d’Or.
Francesco, un ingegnere quarantenne, dopo una misteriosa disgrazia si ritira a vivere in un paese sul lago d’Iseo. Con la figlia ancora piccola occupa l’antica villa di famiglia, una magnifica costruzione liberty lambita dalle acque. Nella grande casa vi è anche un’altra misteriosa persona, di cui si percepisce soltanto l’eco del respiratore che la tiene in vita.
Nel cast anche Lidiya Liberman, Eleonora Trevisani, Milena Vukotic, Eva Grimaldi, Lino Capolicchio.

CINEMA & REALTÀ
La sezione intende dare visibilità a temi sociali e culturali di rilievo attraverso il cinema, proponendo un’occasione di riflessione e di approfondimento su argomenti ed eventi della realtà contemporanea. Alle proiezioni saranno presenti i registi.
Prima che il Gallo canti di Cosimo Damiano Damato (2017) in anteprima nazionale, è il testamento spirituale di Don Andrea Gallo in un viaggio attraverso la musica d’autore italiana. Sono tanti gli artisti che hanno scritto canzoni ispirate a temi sacri in cui riversano dubbi esistenziali, preghiere laiche, presentando un Dio più vicino all’uomo. Don Gallo racconta le canzoni dei cantautori che affrontano temi a lui cari come il bisogno d’amore, gli umili, la strada, la solidarietà, la solitudine. Insieme al regista sarà presente Moni Ovadia, venerdì 13 aprile.
Il quartiere di Filippo Maria Cariglia (2017). Il film racconta la vita nel quartiere San Pio di Lecce, cambiato nel corso degli anni. Un quartiere spartiacque tra la vecchia città e quella che da qualche anno sembra essere popolata solo da studenti universitari e persone anziane. Quello che un tempo sembrava essere la periferia della città, è diventato in breve il centro della vita notturna cittadina.
Immagine dal vero di Luciano Accomando (2017) è un film documentario che racconta le storie di successo di cinque donne e sette uomini immigrati in Sicilia che hanno saputo riscattarsi e hanno contribuito a migliorare le comunità di cui oggi fanno parte, nelle quali sono perfettamente integrati.
Mena di Maria Cristina Fraddosio (2018), in anteprima nazionale (vd. sopra).
Road to Myself di Alessandro Piva (2017) è un film di viaggio sui più suggestivi itinerari culturali di Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia e accompagna lo spettatore alla riscoperta di inediti scorci di questi straordinari cammini.

PREMIO MARIO VERDONE
Sabato 14 aprile è la volta della IX edizione del Premio Mario Verdone, istituito dal Festival insieme alla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia e al Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, in accordo con la famiglia Verdone.
Il Premio viene assegnato da Silvia, Carlo e Luca Verdone a un giovane autore (massimo 40 anni) che con la sua opera prima si sia particolarmente distinto nell’ultima stagione cinematografica. Il riconoscimento vuole onorare il critico, saggista e storico del cinema Mario Verdone, sempre attento nella scoperta di artisti di talento, non solo nel Cinema ma nel mondo dell’arte in generale, come dimostrano i suoi numerosi saggi e scritti.
“È la nona edizione del Premio intitolato a nostro padre Mario grazie al Festival del Cinema Europeo, e anche quest’anno ci troviamo di fronte a una scelta non facile. Tutti i giovani autori in concorso hanno talento e hanno dimostrato grande capacità nella realizzazione della loro opera” – sottolineano i fratelli Verdone. “Siamo contenti di vedere come ogni anno il cinema italiano si arricchisca di registi e veda crescere autori di indubbio valore artistico. Il Festival del Cinema Europeo di Lecce si conferma un bel trampolino di lancio per molti di loro”.
I finalisti di quest’anno: Roberto De Paolis per Cuori Puri, Simone Godano per Moglie e marito, Antonio Padovan per Finché c’è prosecco c’è speranza. Per il secondo anno consecutivo è assegnato un Riconoscimento Speciale che in questa edizione va ad Andrea De Sica per I figli della notte.
Le precedenti edizioni sono state vinte da: Susanna Nicchiarelli per Cosmonauta, Aureliano Amadei per 20 sigarette, Andrea Segre per Io sono Li, Claudio Giovannesi per Alì ha gli occhi azzurri, Matteo Oleotto per Zoran, il mio nipote scemo, Sebastiano Riso per Più buio di mezzanotte, Duccio Chiarini per Short skin, Marco Danieli per La ragazza del mondo.

PREMIO EMIDIO GRECO
Per il sesto anno consecutivo, il Festival del Cinema Europeo, insieme al Centro Nazionale del Cortometraggio e d’intesa con la famiglia, attribuisce un Premio in memoria del regista Emidio Greco, con l’intento di premiare un giovane autore italiano (massimo 35 anni) per il suo talento nella realizzazione di un cortometraggio.
Il Comitato di selezione è composto da Jacopo Chessa (Direttore Centro Nazionale del Cortometraggio), Lia Furxhi (Presidente AIACE Nazionale) e Alberto La Monica (Direttore Festival del Cinema Europeo) e la Giuria costituita dalla famiglia Greco decreterà il vincitore.
I dieci cortometraggi finalisti: Birthday di Alberto Viavattene (2017), Bismillah di Alessandro Grande (2018), Blue Screen di Alessandro Arfuso e Riccardo Bolo (2017), Denise di Rossella Inglese (2017), Framed di Marco Jemolo (2017), Lypso di Vincenzo Capaldo (2017), Piccole italiane di Letizia Lamartire (2017), Lu piscatori di Simone Marangi (2017), Il sentire dell’occhio di Alessia Cecchet (2017), Viola, Franca di Marta Savina (2017).
La prima edizione è stata vinta da Gabriele Mainetti con Tiger boy, la seconda da Cristina Picchi con Zima, la terza da Federico Di Corato e Alessandro De Leo con La baracca, la quarta da Francesca Mazzoleni con Lo so che mi senti, la quinta da Giovanni Fumu con Good News.

VETRINA FONDAZIONE CSC
La sezione vuole promuovere alcune attività del Centro Sperimentale di Cinematografia, quali il restauro e la diffusione culturale con la Cineteca Nazionale e la formazione con la Scuola Nazionale di Cinema. Ogni anno il Festival presenta un film restaurato e alcuni film di diploma degli allievi.
In questa edizione: L’autista di Daniele Pini, Il campione di Ludovico Di Martino, Episodio di Sonia Giannetto, Il legionario di Hleb Papou, Il nostro segreto di Letizia Lamartire, Piccole italiane di Letizia Lamartire, Pink elephant di Ado Hasanovic, Pipinara di Ludovico Di Martino, Rocky di Daniele Pini, Le visite di Elio Di Pace.
In collaborazione con la Cineteca Nazionale, infine, sarà presentato il restauro di Queimada di Gillo Pontecorvo (1969), cui il Festival ha reso Omaggio nel 2006.

PUGLIA SHOW
Sono venti i cortometraggi selezionati per PUGLIA SHOW, tradizionale concorso riservato a giovani registi pugliesi under 35 anni, sezione curata da Luigi La Monica.
La Giuria del concorso, presieduta da Paolo Spina (produttore) e composta da Davide Barletti (regista) e Lia Furxhi (Presidente AIACE Nazionale), assegnerà il Premio CNC – Centro Nazionale del Cortometraggio, il Premio Augustus Color.
Inoltre, verranno assegnati il Premio Rai Cinema Channel di €3.000, dalla Giuria composta da Maria Federica Lo Jacono e Manuela Rima (Marketing e Commerciale-Rai Cinema), e il Premio Unisalento dalla Giuria composta dagli studenti del Cineclub Universitario, attività di promozione e studio della cultura audiovisiva erogata dal Centro Interdipartimentale di Ricerca in Digital Humanities dell’Università del Salento e sostenuta dalla Fondazione Apulia Film Commission.
I cortometraggi in concorso: Art Stories in Song Zhuang – Beijing di Fabrizio Lecce e Tommaso Faggiano (2018), Atestalta di Michele Tataranni (2017), Bazarov di Gianluca Marinelli (2017), Chiunque tu sia di Arianna Tempesta (2017), Colors of Babel di Luca De Paolis (2018), Come sono le stelle dall’altra parte del cielo di Francesco Lorusso (2017), Crossing Dubai di Michele Alberto Chironi (2018), Finché c’è il mare di Francesco De Giorgi (2017), Fine d’estate di Paolo Strippoli (2017), La giraffa senza gamba di Fausto Romano (2017), Girone all’italiana di Alessandra Tommasi (2017), Happy Birthday di Filippo Toma (2017), The N.A.P. di Adolfo Di Molfetta (2017), Piccole italiane di Letizia Lamartire (2017), Lu piscatori di Simone Marangi (2017), Sulle orme del passato di Sara Ventrella (2017), Uno stagno in Moravia di Vincenzo Borsellino (2017), Tra cielo e terra di Dario Patrocinio e Noemi Rossano (2017), L’uomo proibitodi Tiziano Russo (2017), Vita spremuta di Pierfrancesco Gatto (2018).
I cortometraggi fuori concorso: Anna e Bassam di Davide Rizzo (2017), La giornata di Pippo Mezzapesa (2017), Manichine di Maurizio Mazzotta (2017), Mi voleva Winspeare di Gianni Ippoliti (2018), Salent Movie di Peppino Ciraci (2018), Tabib di Carlo D’Ursi (2017), Volti nell’ombra di Fabrizio Pastore (2017), What God wants di Michele Innocente (2017).

CINEMA ED EUROPA: PREMIO LUX e SHORT MATTERS!
PREMIO LUX del Parlamento Europeo
Attraverso questo concorso cinematografico il Parlamento Europeo favorisce il dibattito sulle questioni sociali e i valori che più rappresentano la società europea.
L’obiettivo del Premio è condividere la prosperità e la diversità del cinema europeo con il maggior numero di cittadini possibili e suscitare una discussione sugli argomenti trattati nei film selezionati.
Il Parlamento sostiene finanziariamente le spese per le traduzioni e la sottotitolazione dei tre film finalisti nelle 24 lingue ufficiali dell’UE e l’adattamento per le persone con problemi di udito o ipovedenti del film vincitore.
Al Festival del Cinema Europeo si potranno vedere i tre film finalisti: Sámi Blood di Amanda Kernell (Svezia-Norvegia-Danimarca, 2016) vincitore del Premio Lux 2017, 120 battiti al minuto di Robin Campillo (Francia, 2017), Western di Valeska Grisebach (Germania-Bulgaria-Austria 2017).

SHORT MATTERS!
È la sezione che mette in rassegna i cortometraggi che hanno avuto la nomination al Best European Short Film Award 2017 dell’European Film Academy:
Copa-Loca di Christos Massalas (Grecia, 2017); En la boca di Matteo Gariglio (Svizzera-Argentina, 2016); Fight on a Swedish Beach!! di Simon Vahlne (Svezia, 2016); Information Skies di Metahaven (Olanda-Corea del Sud, 2017); Love di Réka Bucsi (Ungheria-Francia, 2016); The Artificial Humors di Gabriel Abrantes (Portogallo, 2016); The Circle di Rûken Tekes (Turchia, 2016); The Disinherited di Laura Ferrés (Spagna, 2017); The party di Andrea Harkin (Irlanda, 2016); il vincitore dell’EFA Award Timecode di Juanjo Giménez (Spagna, 2016); Ugly di Nikita Diakur (Germania, 2017); Wannabe di Jannis Lenz (Germania-Austria, 2017); You Will Be Fine di Céline Devaux (Francia, 2017); Written/Unwritten di Adrian Silisteanu (Romania, 2016), Young Men at their Window di Loukianos Moshonas (Francia, 2017).
Il Festival del Cinema Europeo è ideato e organizzato dall’Associazione Culturale “Art Promotion” ed è realizzato dalla Fondazione Apulia Film Commission e dalla Regione Puglia con risorse del Patto per la Puglia (FSC).
Si avvale inoltre del sostegno del Comune di Lecce e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo-Direzione Generale Cinema.
Sotto l’alto patrocinio del Parlamento europeo e con il patrocinio di S.N.G.C.I., S.N.C.C.I., FIPRESCI, Agiscuola, Università del Salento, il Festival del Cinema Europeo si pregia della collaborazione di Centro Sperimentale di Cinematografia, Centro Nazionale del Cortometraggio, ARCI Lecce, ed è membro dell’Associazione Festival Italiani di Cinema.
Media partner: Cinecittà News, Cineuropa, FRED Film Radio
Technical partner: Rai Cinema Channel, Augustus Color, Liberrima, Passo Uno, Azienda Vinicola Apollonio, Aziende Agricole Stasi, Mocavero Salumi, Quarta Caffè, Calzaturificio Michelle, futuroRemoto Gioielli, Concessionaria Autosat

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