Login Registrati
Appunti di viaggio: in treno da Sanremo a Torino passando da Limone Piemonte

Appunti di viaggio: in treno da Sanremo a Torino passando da Limone Piemonte

Sono 230KM di strada ferrata da Sanremo, e nel 2014 s'impiegano circa 5 ore quando va tutto bene, per arrivare a destinazione...Torino

Lunedi, 17/02/2014 - In treno da Sanremo/Torino dell’ultima domenica di Gennaio 2014



Ore 9.00 stazione ferroviaria di Sanremo, edicola chiusa.

Il treno per Ventimiglia delle 9.01 annullato senza preavviso, quello delle 9.25 è annunciato con 10 minuti di ritardo.

Si parte, con fermata aggiuntiva a Vallecrosia non inserita nell’orario.

Primo cambio treno.

Ore 10.00 Ventimiglia, piove, tutti in attesa obbligata nel sottopassaggio perché il treno che dovrà partire alle 10.30 è al binario 7 senza pensilina con la pioggia che scende incessante… mentre i binari 6.5.4.3 sono vuoti… alle 10.40 si parte per Cuneo con 10 minuti di ritardo.

Ore 10.48 Bevera. 10.54 Airole. Sosta a Olivetta 10.59. Breil sur Roya 11.14. Saint Dalmas de Tende 11.48. 12.03 Tende. 12.20 Vievola.

12.32 a Limone ha recuperato 5 minuti, la neve arriva ai finestrini del treno.

Vernante 12.40. Robilante 12.46. Roccavione 12.51.

Secondo cambio treno.

13.20 partenza da Cuneo con il buon viaggio del capo treno.

Ora si sta viaggiando velocemente, fa persino paura. Prima si andava quasi a passo d’uomo. Centallo 13.35 la coltre bianca copre la campagna: i commenti dei passeggeri ormai consapevoli dell’indifferenza e dell’inesistenza dei servizi pubblici. Siamo un paese ricco, ricco di debiti, perciò possiamo utilizzare le auto… una voce sovrasta lo sferragliare del treno: sono 70 anni che è finita la guerra e non hanno ancora potenziato la linea Fossano/Savona.

Distese di meli, peri, kiwi immersi nel bianco della neve.

Sul tetto di una casa di campagna sventola una bandiera tricolore, chissà per ricordare cosa?

Chi legge Tuttosport, chi un libro, chi appunti di viaggio, chi studia e chi sonnecchia accompagnato dal dondolio del treno che sfreccia verso la grande Torino.

File e file di tralicci con fili dell’energia elettrica che attraversano campi e cittadine del bel Piemonte.

Fossano 13.45 S.F.M. Servizio Ferroviario Metropolitano.

La linea via Savona/Ventimiglia quando sarà libera?

Eh già… la guerra è finita 70 anni fa, ed un treno deragliato ad Andora ci fa sentire nuovamente prigionieri, in quel pezzo di Liguria che va da Andora a Ventimiglia passando da Imperia, la città che profuma d’olive appena spremute e Sanremo dove i garofani non si coltivano quasi più e le canzoni italiane fanno ancora capolino in questo febbraio 2014.

Il treno continua a correre e sono già passati nel tragitto, due controllori: un uomo ed una donna.

Il calore del mezzogiorno fa salire una fitta nebbiolina tra i filari di pioppi e casolari isolati. Tutto sembra sospeso per aria, come il nostro desiderio di arrivare veloci a destinazione, come cliccare su un tasto della tastiera ed esser lì dove non è possibile… con questa linea disastrata e volutamente negata dopo la ricostruzione e la riapertura nel 1978.

Savigliano 14.00 toeletta moderna elettrica a pagamento dove sai di entrare ma non di riuscire… e se ci fosse un black out come a Cortina?

Chi ti ritrova più?

Vecchie cascine sfrecciano via mentre un fiume lento scivola a valle. Di colpo la nebbia avvolge tutto.

Il caldo del treno comincia ad essere soffocante.

14.05 Cavallermaggiore vestirsi a cipolla è sempre una bella pensata. L’odore dei freni del treno impedisce di respirare a pieni polmoni l’aria fresca che entra durante la sosta obbligata del treno.

Capannoni in vendita, tutto in vendita nell’immobilità italiana.

Un grande rettilineo dove s’incrociano destini differenti. Auto che vanno, auto che vengono, uniti tutti come noi sul treno, dal desiderio di arrivare presto a destinazione.

14.10 Racconigi. Fiori finti per ricordare qualcuno che è morto lì… ormai la foto si è sciolta sotto le intemperie di chissà quanto tempo.

Forse il tempo che serve perché il dolore non stia più ad attanagliare quel dolce ricordo.

Corvi che svolazzano neri, tra le distese di terra e letame.

Sul muro di un ponte c’è scritta la parola FINE.

Così, in mezzo alla campagna.

Potrebbe essere la fine dell’inverno, la fine dell’amore per Lucia, su un altro muro così è scritto.

Tanti piccoli orti tutti ricoperti di nylon per proteggere i nuovi germogli.

Siamo a Carmagnola ore 14.15. Su un altro muro c’è scritto: nonostante tutto io ti amo ancora…01.05.2000. Il treno riparte, si riempie, ormai le case sono sempre più vicine e la neve è quasi scomparsa.

L’odore dell’aria sta diventando sempre più acre. Non piove. Passiamo sotto i ponti dell’autostrada, veloci, veloci, i tralicci sempre più grandi. Gruppi di pioppeti fanno da cornice ai campi spogli d’ogni cosa.

Zona industriale, Trofarello superata velocemente.

Sento l’inflessione sanremasca nel descrivere un particolare di Sanremo, sento dire che tra un po’ arriviamo. Vedo la suora ed il sanremasco riflessi sul soffitto dello scompartimento, seduti poco più in là di dove sono io. Ecco!! Mi ritorna in mente la parola FINE, quella scritta sul muro, ed ora che abbiamo superato da tempo il dopoguerra ha un senso, la FINE di un viaggio Sanremo/Torino nel 2014.

Siamo a Torino Lingotto 14.30… Lingotto d’oro?

No, no ripartiamo per Torino, città dai mille volti, compreso il mio.

Tiziana Guatta

Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®