Mercoledi, 18/11/2020 - Un’orazione funebre e, al tempo stesso, un’opera d’arte: Alice Rohrwacher, ormai regista affermata a livello internazionale (vincitrice a Cannes del Grand Prix Speciale della Giuria nel 2014 con ‘Le Meraviglie’ e del Premio alla Migliore Sceneggiatura nel 2018 con ‘Lazzaro felice’) , non dimentica le sue origini (il padre era apicoltore) e le radici del nostro Paese e decide di dedicare, insieme all’amico artista francese JR (street artist e fotografo noto per le sue gigantografie e per l’utilizzo del mezzo fotografico come mezzo per creare legami sociali e sviluppare arte e benessere fra esseri umani) un funerale poetico e metaforico.
Nasce così l’‘Omelia Contadina’ (trailer), un’opera che, presentata in prima mondiale - fuori concorso fra le proiezioni speciali - alla 77esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, e dopo aver aperto la 26esima edizione del Festival Visioni Italiane, promosso dalla Cineteca di Bologna, è oggi gratuitamente disponibile su YouTube.
L’azione cinematografica - che i due autori firmano ‘con gli abitanti dell’altopiano dell’Alfina’ - è volta a scongiurare la scomparsa di una cultura millenaria ed apre con una comunità contadina che si riunisce su un altopiano al confine tra tre regioni per celebrare il funerale dell’agricoltura contadina, mentre la banda suona le note di un canto funebre di tradizione popolare della settimana santa.
“Nell’autunno scorso, durante una passeggiata sul confine tra Umbria, Lazio e Toscana - racconta Alice Rohrwacher - parlavo all'amico e artista JR delle mie preoccupazioni sulla distruzione del paesaggio agrario, violato dal proliferare di monoculture intensive che stanno plasmando interi territori. Da figlia di un apicoltore, raccontavo della grande moria di insetti che ne deriva, e delle lotte dei piccoli contadini che provano ad arginare questo fiume in piena di speculazioni, sussidi, pesticidi. Ad un certo punto ci siamo fermati ad un crocevia: su tutti i fronti si dipartivano fino a raggiungere l'orizzonte file ininterrotte di noccioli, sembrava un cimitero di guerra. Sulla via del ritorno abbiamo deciso: ‘se sembra un cimitero, dobbiamo celebrare un funerale, ma che sia un funerale pieno di vita!’ Così è nato il progetto dell’‘Omelia Contadina’: un’azione cinematografica con cui, attraverso il nostro lavoro, abbiamo voluto sostenere la lotta di piccoli agricoltori e cittadini dell'altopiano dell'Alfina. Un funerale, ma anche un inno di speranza dedicato a tutti coloro che giorno dopo giorno ci tengono in vita, producendo il nostro cibo”.
Dunque il breve, intenso e poetico lavoro di Alice Rohrwacher e JR, l’ “Omelia contadina’, scaturito dall’unione artistica e d’intenti e dalle forze creative dei due artisti, è una breve trasfigurazione allegorica del funerale dell'agricoltura contadina, la cui tradizione millenaria è oggi salvaguardata da poche braccia, minacciate dall’incombere dello sfruttamento incondizionato di territori e colture.
Durante il funerale, viene letta questa storia: “Un uomo saggio un giorno disse: quando il mondo classico sarà esaurito, quando saranno morti tutti i contadini e tutti gli artigiani, quando non ci saranno più le lucciole, le api, le farfalle, quando l’industria avrà reso inarrestabile il ciclo della produzione, allora la nostra storia sarà finita”.
Fra gli interpreti: Luciano Vergaro, Iris Pulvano, Dario Sforza, Emanuele La Barbera, Elisa Cortese e gli abitanti dell’altopiano dell’Alfina. Musica a cura della Banda ‘G. Verdi’ di Castelgiorgio.
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