Cultura/ Danceability - Studiata per persone con differenti abilità, questa tecnica crea affiatamento e sintonia tra i partecipanti, migliorando anche le loro capacità motorie
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2005
Danceability è un corso di improvvisazione studiato per permettere a persone con differenti abilità di incontrarsi e danzare insieme; l'accento è posto sull’espressione artistica, sulla comunicazione e sulla relazione. La danza diviene il linguaggio comune per ascoltare l’altro e per creare insieme all’altro, sviluppando così un processo di scambio e sostegno all’interno del gruppo.
Lo spiega a noidonne on line Giulia Gussago, direttrice artistica di Spazio Lyria , di Brescia.
Quando hai conosciuto questo genere di danza?
Il mio primo incontro con l’applicazione di tecniche di danza nell’ambito della disabilità risale alla fine degli anni ’80, epoca in cui studiavo a Londra presso il London Contemporary Dance School. Tra le numerose possibilità di approccio allo studio e alla diffusione del movimento vi era una specifica sezione, nella quale alcuni danzatori professionisti della London Contemporary Dance Company si dedicavano alla conduzione di seminari rivolti alle più diversificate fasce di utenza, tra le quali appunto “l’universo disabilità”.
Da quell’incontro quale esperienza ne hai tratto?
Affamata com’ero di vedere e conoscere, così come tutti coloro che in giovane età lasciano l’Italia e approdano in questi “paesi delle meraviglie”, mi sono proposta per assistere alle lezioni, nonostante le ragioni che mi avevano spinto in questa scuola fossero esclusivamente artistiche, ovvero formarmi come danzatrice e coreografa. È stato assolutamente inaspettato l’effetto derivato da questi incontri. Da un lato gli incredibili risultati, anche da un punto di vista terapeutico, ottenuti dai partecipanti al seminario, con un notevole miglioramento delle capacità motorie dopo relativamente poche lezioni. Dall’altro uno squarcio imprevisto di gioia e commozione nell’osservare l’emergere della Danza, là dove non avrei mai pensato di cercarla. Dopo questa fugace esperienza il mio percorso si è principalmente sviluppato nella direzione della creazione e, successivamente, della formazione.
Com’è nata l’idea di questi corsi?
Lo scorso anno, grazie ad una collaborazione artistica con la danzatrice Tullia Pedrotti, è riapparsa la possibilità di riprendere il filo di un discorso lasciato cadere più di vent’anni fa. Ho invitato Tullia Pedrotti e Juri Roverato, entrambe insegnanti di Danceability, a tenere un primo seminario nell’ambito della rassegna estiva DanzalParco 2005, che da cinque anni organizzo nel Comune e nella Provincia di Brescia. La bellezza e l’entusiasmo che si sono generati da questo primo incontro mi hanno spinto a proporre un percorso più articolato, nella speranza che questo progetto raccolga le energie sufficienti per trasformarsi in un’attività stabile di SpazioLyria.
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