Conciliazione e capitale umano - A Mantova, esperienze e strategie per un dialogo tra enti pubblici e privati, per lo scambio di buone pratiche, per il reddito e la produttività delle imprese
Donatella Orioli Martedi, 26/01/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Gennaio 2010
La crisi economico-finanziaria che da tempo coinvolge le imprese obbliga ad analizzare nel dettaglio tutti gli elementi di criticità. Tra questi, l’innovazione, anche nei confronti delle risorse umane, finalizzata a stimolare alcuni fattori chiave di successo quali flessibilità, produttività, efficienza. In quest’ambito il tema della conciliazione lavoro-famiglia si inserisce come opportunità, con strumenti e soluzioni in grado di guidare efficacemente uno sviluppo innovativo delle potenzialità esprimibili dalle singole persone che operano nelle aziende a ogni ruolo, livello e settore.
È un tema equiparabile a ogni altra tipologia di investimento innovativo, capace di produrre effetti benefici e misurabili.
Chi meglio dei soggetti che direttamente sentono questa necessità e che magari si trovano anche professionalmente nella condizione di incentivare questa innovazione possono produrre un risultato significativo?
Nel 2006, alcune giovani professioniste mantovane si rivolsero alla Consigliera di Parità Maria Grazia Porro, per supportare alcune imprese a candidare progetti a valere sull’articolo 9 della legge 53/2000 (conciliazione vita-lavoro). Ne colse immediatamente l’opportunità e trasformò alcuni progetti in un importante processo territoriale facendo nascere una collaborazione tra diverse generazioni che ha dato luogo, sul territorio, alla stipula di un Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale attraverso la Promozione delle Politiche Femminili; al coinvolgimento di enti locali e in primo luogo della Provincia di Mantova e dei Comuni del Piano di Zona dell’Alto Mantovano, ma anche di enti privati (Camera di Commercio, Comitato Imprenditoria Femminile, Associazioni di categoria, organizzazioni sindacali) nella realizzazione di azioni e progetti in favore delle pari opportunità; all’assegnazione del Premio Famiglia Lavoro alle aziende mantovane.
In particolare il felice connubio tra donne delle istituzioni e delle imprese ha fruttato alle aziende ben 2 milioni di euro ammessi al finanziamento dal Dipartimento Politiche per la Famiglia. Tra coloro che hanno ottenuto un sostegno finanziario ci sono imprese del calibro di Atelier Aimèe Spa, Lubiam Spa, l’Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Mantova, una decina di imprenditrici con esigenze di conciliazione oltre a numerose piccole imprese.
Oggi Arianna Visentini, Simona Maiocchi, Cristina Taffelli e Stefania Cazzarolli, le “ex giovani professioniste del 2006”, con la collaborazione esterna di Stefania Carnevali e Sabrina Riccomi, già componenti dell’Associazione Mobildonne, hanno costituito “Variazioni” una rete di professioniste con esperienza nell’ambito della promozione delle differenze di genere, delle consulenze, della progettazione di interventi di promozione del territorio e delle imprese. Lo studio aggrega consulenti dalle competenze multidisciplinari e composite per offrire al cliente un pacchetto integrato di interventi che favoriscano innovazione nelle strategie e capacità di gestione del cambiamento.
La rete progetta e pianifica interventi in collaborazione coi committenti. Conduce analisi di contesto e formula candidature su canali di finanziamento comunitari, nazionali, regionali, locali implementando richieste ed esigenze del cliente con una visione di futuro coerente con le più innovative teorie e pratiche dello sviluppo territoriale e aziendale.
Sono supportate e incentivate dalle giovani imprenditrici le quali credono che si possa favorire la partecipazione delle donne nel mercato del lavoro e nella vita politica e istituzionale del nostro paese. Credono che le donne e le famiglie debbano essere sostenute per fare e crescere quei figli che sono patrimonio di tutti e non solo delle loro genitrici; che le donne stesse debbano essere sostenute affinché siano maggiormente consapevoli del valore della partecipazione sociale; che le aziende costituiscano una ricchezza inestimabile del nostro paese e che le imprese abbiano un bisogno assoluto delle competenze e della professionalità delle donne e madri e che quindi vadano sostenute e incentivate economicamente affinché venga riconquistata una coincidenza di interessi tra loro, le famiglie e le imprese, i tre attori cardine della crescita del nostro paese. Credono che valorizzare il capitale umano, soprattutto di questi tempi, rappresenti una chance e una importante soluzione a medio termine per uscire dalla crisi strutturale che caratterizza un modello economico superato, che attivare le reti locali promuovendo un dialogo tra enti pubblici e privati e quindi favorendo uno scambio di buone pratiche costituisca una fonte di arricchimento reciproco che produce reddito e produttività. Credono infine che siano le persone a fare la differenza indipendentemente dal genere, dall’etnia, dalla religione ed età e che quindi il tema delle pari opportunità costituisca fondamentalmente una opportunità, per tutti, di valorizzare il talento e il merito che abita in ciascuno di noi.
Quindi, nella provincia di Mantova, da qualche anno, grazie alle persone, le pari opportunità e le politiche di genere hanno acquisito nuovo slancio. Sicuramente è stata determinante l’esuberanza creativa e professionale della Consigliera di Parità Grazia Cotti Porro, che da anni opera sul territorio. La sua attenzione ed esperienza l’hanno portata a fare sintesi delle esigenze delle lavoratrici/lavoratori, delle aziende, delle istituzioni, incentivando la nascita di una azienda affermata e leader sul territorio nella consulenza alle imprese e agli enti pubblici per la diffusione e applicazione delle politiche di conciliazione dei tempi famiglia-lavoro.
Il “lavoro” ha migliorato il lavoro e ha prodotto “lavoro”.
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