Raccontare e ricordare per evitare gli stessi errori del passato. È con questo spirito che l’associazione SPAZIO daSud ha organizzato questa densa immersione nelle tematiche rese attuali dal terremoto in Abruzzo. Al Pigneto, a Roma, nella piccola sala, grandi temi e grandi immagini nell’iniziativa "SCOSSE DASUD: Racconto e immagini di terremoti e ricostruzione nel Mezzogiorno".
Tra inchiesta e ricerca, i fotoracconti
- Gibellina, la new town fantasma. Foto di Arianna Catania. Racconto di Manuele Bonaccorsi;
- Messina, cent'anni di baracche. Foto di Roberto Pruiti;
- Abruzzo due mesi dopo. Foto di Maurizio Anselmi;
hanno aperto un varco verso la conoscenza e la denuncia di ciò che è stato sbagliato e ciò che avrebbe potuto essere fatto meglio, in situazioni simili.
Appaiono drammaticamente vicine le esperienze di Messina e L’Aquila, pur con la devastazione della prima che contò molti più morti, e pur con cento anni di distanza nel tempo.
E in questo avvicinarsi e scuotersi della penisola, dal Friuli al Belice, con terremoti che ogni decade si ripresentano puntuali alle porte dell’incapacità di chi governa a operare politiche di prevenzione e contenimento, un monito viene dal documentario "Terre in moto", sul terremoto in Irpinia, di Michele Citoni, Angela Landini, Ettore Siniscalchi (2006, 60'). È qui che le parole di un sindaco lasciano aperta la questione ricostruzione: “il nostro è un paese colpito dal sisma; ma soprattutto è stato colpito dal dopo-sisma”.
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