“Stupri di guerra e violenze di genere”, un libro a cura di Simona La Rocca
Presentato nei giorni scorsi a Roma “Stupri di guerra e violenze di genere” (ed Ediesse) a cura di Simona La Rocca, con la prefazione di Annamaria Rivera e l’introduzione Isabella Peretti
"Stupri di guerra e violenze di genere” (Ed Ediesse) a cura di Simona La Rocca, con la prefazione di Annamaria Rivera e l’introduzione Isabella Peretti
E’ un libro intenso che calca la mano in modo deciso su un argomento che è difficile da metabolizzare. Lo stupro contro le donne come arma da guerra utilizzata in modo strategico. Se pensiamo che gli stupri di massa, le violenze sono rivolti soprattutto contro le donne e i bambini, e che questi sono considerati “nemici”, se si considera come strategico l’utilizzo dello stupro per annientare la “razza” o l”etnia” del nemico, si comprende bene quale significato può assumere: di distruzione profonda e di cambiamento di un'intera società sulla quale questo va ad incidere. E’ un libro completo che copre storicamente tutto l’arco della Seconda Guerra mondiale dalle dominazioni coloniali al genocidio armeno, e in Italia alle ‘marocchinate’ e alle ‘mongolate’. Fino alle recenti terribili violenze sull’ex Jugoslavia, il Rwanda, la Palestina, la Somalia, la Nigeria, l’India, la Birmania, il Darfur e le terre curde occupate dall’ISIS e dell’America Latina. Ed anche gli ‘stupri di pace ad opera delle cosiddette forze di peacekeeping.
Ben si comprende, leggendo le storie e le analisi che ne fanno le autrici e gli autori, e anche guardando al passato, che nulla è cambiato e che il concetto di “stupro di massa” come arma ad uso militare, fa di esso un elemento costitutivo della guerra in quanto tale. Infatti solo da pochissimo tempo, e solo dopo lo scempio delle guerre nella ex Jugoslavia e in Rwanda, lo stupro è diventato un reato contro l’umanità.
Nel libro si esaminano in modo approfondito, da diverse autrici, il tragico evento italiano delle “marocchinate”, degli stupri sulle donne ciociare da parte degli alleati francesi, del contingente marocchino. Un capitolo che in Italia, nonostante le pubblicazioni e le attenzioni soprattutto dell’ambito dei movimenti femministi, non è stato mai veramente affrontato. È a tutt’oggi una ferita aperta nel cuore dell’Italia. Solo la deputata Maria Maddalena Rossi, presidente dell'UDI, nel 1952 portò alla conoscenza istituzionale la vicenda, fortemente osteggiata dall’apparto burocratico italiano, riuscì insieme alle donne dell’UDI a far uscire dall’isolamento le donne stuprate e a rendere consapevoli dell’orrore subito. Molte furono le iniziative di riscatto delle donne e dei movimenti femministi.
Molto interessanti anche le pagine dedicate alle donne palestinesi, al concetto della similitudine tra la Terra e la donna. L’invasione del territorio da parte degli israeliani con le stragi, gli stupri sulle donne e bambini, corrispondeva ad un programma di “pulizia” etnica, la cui finalità consisteva nel destinare il territorio alla purezza ebraica. Come interessanti sono il capitolo dedicato all’autorganizzazione delle donne in Kurdistan. La liberazione delle donne va di pari passo al riconoscimento della questione curda, un percorso che le donne compiono insieme agli uomini e la loro consapevolezza ai diritti e alla parità di genere è imprescindibile. La liberazione delle donne curde è strategica per la rivoluzione di tutto il popolo curdo.
Molto approfondito anche l’argomento sugli statuti e sulla giurisprudenza dei tribunali penali internazionali, dei sistemi regionali di tutela dei diritti umani e l’esperienza della Corte penale internazionale.
Simona La Rocca ne è la curatrice. Si occupa di diritti umani, violenza di genere e diritto ambientale. Le autrici e autori: Giusi Ambrosio, Pauline Aweto, Fabrizio Battistelli, Sabrina Bettoni, Ilaria Boiano, Patrizia Cecconi, Francesca Declich, Laura Fano Morrissey, Marcello Flores, Marina Forti, Daria Frezza, Maria Grazia Galantino, Francesca Romana Koch, Flavia Lattanzi, Nicolette Mandarano, Paolina Massidda, Arin Milano, Valentina Muià, Monica Musri, Patrizia Salierno, Ozlem Tanrikulu, Gianni Tognoni, Vittoria Tola, Chiara Valentini.
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