Omaggio a Gabriella Ferri - Teatro-canzone in scena all’Eliseo per ricordare la grande artista nella sua città
Colla Elisabetta Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2007
Nasce dal sodalizio artistico fra Tiziana Donati, in arte Tosca (cantante ed attrice romana, qui interprete d’eccezione), Massimo Venturiello (regista dello spettacolo) e Roberto Agostini (autore del bel testo, al tempo stesso colto e verace), lo spettacolo appassionato e malinconico dal titolo evocativo, “Romana”, che tanto è piaciuto al pubblico del Teatro Eliseo di Roma (nell’ambito della rassegna Sinfonia per corpi soli), città natale della popolare artista Gabriella Ferri, cui la poliedrica performance è dedicata. Dopo il debutto all’Asti Festival ed il successo ottenuto al Teatro Vittoria, nel cuore del quartiere romano di Testaccio, la capitale ha ospitato ancora questo gioiello di scanzonata e amara ironia, dove le canzoni di “mamma Gabriella” - fra le più famose il Valzer della Toppa, Le Mantellate, Nina se voi dormite, Dove sta Zazà, Rosamunda - si alternano ai versi di Borges (lo spettacolo inizia proprio con lo struggente “se potessi vivere un’altra volta”), ai lazzi di Petrolini, alle massime di Fellini e Pasolini, alla canzone popolare cilena di Violeta Parra, agli stornelli irriverenti ed alle serenate al Chiaro di Luna. Insomma un poutpourri di prim’ordine, miscelato sapientemente dall’autore e servito in scena dalla coinvolgente presenza di Tosca, che quasi tradisce, nel corpo e nella voce, la conoscenza personale e l’amicizia avute con la grande Gabriella Ferri, insieme alla quale desiderava portare in scena lo spettacolo, prima della prematura scomparsa dell’artista nel 2004. Assemblati ad arte, i tasselli dello spettacolo individuano un percorso ideale che, se da un lato rende omaggio alla Ferri con indiscusso amore, specchiando l’intera romanità nella di lei storia, dall’altro parla un linguaggio universale, disperato e rabbioso, immergendosi nel mondo di una Roma senza tempo, attraverso un canto che si fa poesia e infine prosa. “La domenica mio padre ascoltava sempre le canzoni di Gabriella Ferri ed esse ancora oggi evocano in me un sentimento forte – afferma Roberto Agostini – mentre costruivamo lo spettacolo ho dovuto fare i conti con una Gabriella Ferri inedita, poetessa del quotidiano, in lotta con il suo carattere e con le difficoltà della vita. Insieme a Massimo Venturiello ed a Tiziana Tosca Donati abbiamo deciso di realizzare uno spettacolo che andasse oltre la Ferri stessa, ma fosse permeato dalla sua poetica. Così è nato Romana, dove le componenti della tradizione si mescolano ad elementi di artisti non romani, ma per alcuni dei quali Roma è stata importante”. Sul palco una donna (zingara, clown o prostituta) spinge un carretto colmo di memorie ed oggetti simbolici, disegnando il percorso dello spettacolo, nella complessità di ogni vita d’artista. Significativa la presenza sul palco di tre musicisti: Ruggero Mascellino al pianoforte, Giovanni Mattaliano al clarinetto e Massimo Patti al contrabbasso, degno accompagnamento musicale di uno spettacolo intenso e fortemente evocativo. Per tutti coloro che amano Roma, la musica ed il teatro.
(22 maggio 2007)
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