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“Ricordo le passeggiate nei vicoli”

“Ricordo le passeggiate nei vicoli”

Mondo/ Palestina. Una testimonianza - “Oggi gli israeliani hanno bloccato l’unico passaggio di Gaza”. “Noi, Donne in nero, in Palestina c’eravamo state con molte delle candidate al premio Nobel”

Nadia Cervone Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2005

Quest'anno in molte abbiamo aspettato con un po' più di interesse l'assegnazione del premio Nobel per la pace. Dopo lo scorso anno, con il premio dato all’africana Wangari Maathai, quest'anno erano 1000 le donne proposte e sostenute con forza da un vastissimo movimento internazionale e trasversale di donne. Poteva non essere un'utopia ma una richiesta fondata perché di donne che si impegnano e che riescono a costruire reali e concreti percorsi di pace ce ne sono molte e molte di più di 1000.
Delle 1000 donne proposte tante di loro erano al convegno internazionale delle Donne in Nero tenuto a Gerusalemme nel mese di agosto 2005. Palestinesi, israeliane, dei Balcani, europee. Insieme a loro abbiamo lavorato, elaborato, manifestato e persino ballato. Era bello averle accanto, incontrarle nei pochi momenti liberi tra i vicoli di Gerusalemme. E' stato importante sapere che erano lì proprio in quei giorni in cui a Gerusalemme giungeva tutto ciò che stava accadendo a Gaza.
Oggi a Gaza non ci sono più gli insediamenti israeliani ma ugualmente 1.400.000 palestinesi che vi abitano continuano a vivere imprigionati perché, come ci scrive Luisa Morgantini chiedendo di sostenere l'appello lanciato da Physicians for Human Rights, una organizzazione di medici per i diritti umani che opera a Gaza, [..dal 12 settembre le forze di occupazione israeliane tengono chiuso il crossing point di Rafah, unico passaggio degli abitanti di Gaza con il mondo esterno, in aperta violazione della legge internazionale relativa ai diritti umani...]. Anche Luisa Morgantini, Donna in nero e europarlamentare era candidata al premio Nobel per la pace. Molti dei momenti fissati in quei giorni a Gerusalemme li ho vissuti insieme a lei e a tante altre donne in cammino, come quella notte che segnava l'ultimatum per l'evacuazione dei coloni da Gaza.

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