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“Prima le Ragazze”: perché le ragazze africane hanno le idee chiare

“Prima le Ragazze”: perché le ragazze africane hanno le idee chiare

L’evento televisivo di Plan Italia promosso da LA7, il 5 giugno in prime time, ha lanciato un nuovo modo di comunicare nel non profit e un modo diverso di fare televisione

Lunedi, 10/06/2013 - Milano, 7 Giugno 2013 – Il 5 giugno su LA7 abbiamo visto un modo innovativo di fare televisione, un modo nuovo di comunicare nel settore del non profit: l’evento televisivo “Prima le ragazze-Girls First”, realizzato da Plan Italia e promosso da LA7, ha voluto dimostrare che si può parlare dei cosiddetti “Paesi a Sud del Mondo” ridando loro la dignità e il rispetto che chiedono e che meritano, in particolare per tutti quei bambini africani che siamo soliti vedere ritratti nella sporcizia, circondati dalle mosche, perché questo è marketing della povertà. E alla luce di questo nuovo modo di interpretare il non profit va letto l’intervento del viceministro degli Esteri Lapo Pistelli, presente durante il programma, che ha sottolineato l’importanza di investire il denaro nella cooperazione internazionale per una effettiva crescita delle popolazioni che si riflette positivamente anche sui Paesi “occidentalizzati”.

Plan Italia ha cambiato la prospettiva e il pubblico ha risposto positivamente: non più e solo bambini africani, ma anche bambine africane ; che sono le emarginate tra i più poveri ; bambine sorridenti, ragazzine che hanno le idee chiare: “studiare per diventare avvocato: guadagnare per aiutare la famiglia”. E questo messaggio, che Plan Italia ha voluto affidare al pubblico italiano, può aiutare le nostre generazioni a trovare obiettivi e valori che si sono persi o che sono rimasti offuscati dalla polvere di questi ultimi turbolenti anni.

“Prima le ragazze” con i suoi documentari girati in Senegal e in Ghana ha mostrato che per raggiungere l’obiettivo è possibile: occorre puntare sull’istruzione delle ragazze, perché senza scuola sono perdute, l’educazione scolastica di almeno 8 anni dà loro una chance per “trasformare” il loro potenziale in un lavoro dignitoso che porta ad avere un futuro positivo oltre l’arcobaleno della vita. Così come è successo ai tanti bambini italiani reduci dalla Seconda Guerra Mondiale aiutati da Plan che si prese cura di 11.500 giovanissimi dal 1947 al 1969.

Il programma è stato presentato da Veronica Pivetti e Tiziana Panella, non sono mancati momenti di puro intrattenimento: i bravissimi Flavio Insinna e Claudio Amendola, l’evergreen Riccardo Cocciante, l’energetica Baby K, Noemi e le sue ragazze, Caro Emerald con le note accattivanti su cui hanno danzato una coppia di tangueros, l’intervento di Ennio Morricone che ha donato le sue note più famose come colonna sonora dei filmati di Plan Italia. Senza dimenticare la nuova canzone “Itaca” di Mina trasmessa in anteprima mondiale – il CD uscirà a metà 2014 – un omaggio della tigre di Cremona a tutte le ragazze, interpretata dai Kitonb con le loro coreografie spettacolari.

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