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“Piccole comunità crescono, e noi con loro”

“Piccole comunità crescono, e noi con loro”

Emilia Romagna - Quarant'anni di nidi d'infanzia

Mori Roberta Lunedi, 30/01/2012 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Gennaio 2012

Ci sono compleanni che non possono passare sotto silenzio. E’ il caso dei nidi d’infanzia italiani, nati quarant’anni fa con la legge 1044 del dicembre 1971. In Emilia-Romagna abbiamo celebrato il compleanno dei Nidi in modo particolare, perché particolare e unico è quell’insieme di servizi, sviluppato in termini qualitativi e quantitativi, che sta alla base del nostro sistema di welfare. Oggi l’Emilia-Romagna offre in tutto quasi 39.700 posti per la fascia 0-3 anni, pari al 31,4% dei bambini residenti di questa età. Nessun’altra regione fa meglio di noi in Italia, dove la media si ferma al 17%. Questi numeri però non sono “indolori”: sono il frutto di un investimento oneroso quanto consapevole, che le istituzioni hanno sempre confermato pur adeguandosi alle necessità di bilanci pubblici sempre più risicati.

Il 2012 si apre con le incertezze che sappiamo, ma la volontà degli enti locali e della Regione resta inalterata. Del resto se le città emiliano-romagnole sono ai primi posti delle classifiche italiane sulla qualità della vita, in gran parte il merito è proprio dell’offerta di servizi per l’infanzia. Disponibilità di posti nido vuol dire infatti liberare la forza lavoro delle donne, dare loro la concreta opportunità di contribuire allo sviluppo sociale ed economico. Un sostegno fondamentale all’autonomia femminile da cui discendono benefici a tutti i livelli, per le persone, le famiglie e la collettività. Mi preme sottolineare che, oltre alla dimensione conciliativa, i servizi per l’infanzia svolgono una funzione insostituibile, volta alla formazione del bambino, alla sua espressione individuale calata in una prima fase di socializzazione che contribuisce a forgiarne la personalità. Qui parliamo di una qualità educativa – fondata sulla “scuola” reggiana di Loris Malaguzzi - che è parte integrante del sistema e che va salvaguardata al pari dei numeri. Insomma, nel quarantennale della legge sui nidi d’infanzia, noi in Emilia-Romagna rilanciamo, per rafforzare qualità e quantità grazie ad un’attenzione particolare alla formazione degli educatori e dei coordinatori pedagogici, al pluralismo dell’offerta e ad una articolazione dei servizi condivisa con le reti di famiglie.



Roberta Mori (presidente Commissione regionale per la Parità)



(REDAZIONALE)



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