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“No women no panel - Senza donne non se ne parla”: campagna Radio1 Rai

“No women no panel - Senza donne non se ne parla”: campagna Radio1 Rai

La direttrice di Radio1 Rai Simona Sala aderisce e rilancia la campagna insieme all'EU con il manifesto 'Il diritto di esserci, il dovere di rappresentare la realtà'

Martedi, 24/11/2020 - L'obiettivo e l'impegno del Manifesto 'Il diritto di esserci, il dovere di rappresentare la realtà'  è che non manchi più un'adeguata rappresentanza di donne nei convegni, negli appuntamenti istituzionali o nei talk. Basta a elenchi di relatori che non rappresentano la realtà vera, fatta di donne e uomini. Si chiamano manel e non sono più accettabili. A promuovere la campagna NO WOMEN NO PANEL / SENZA DONNE NON SE NE PARLA, cui NOIDONNE ha aderito, è Radio1 Rai e dalla sua direttrice Simona Sala insieme alla Rappresentanza della Commissione Europea in Italia e alla Commissaria UE Mariya Gabriel.
Il Presidente Mattarella (leggi testo*) ha apprezzato l'iniziativa e ha scritto a Rai Radio1 sottolineando l'importanza di “rafforzare nella società la cultura della parità non ancora pienamente conseguita”.
MANIFESTO, il testo
Il diritto di esserci, il dovere di rappresentare la realtà.

C’è ancora il bisogno di ricordarlo. Convegni, commissioni, comitati, conferenze, dibattiti dove solo uomini siano invitati a parlare, dove solo un genere sia rappresentato sono un assurdo, un’esclusione d’altri tempi, una privazione per la società. Una cattiva e fuorviante rappresentazione del reale.

Aprite gli occhi : le donne ci sono, in qualsiasi settore, su qualsiasi tema. Gli esperti non sono più solo uomini anche se, a parità di ruolo, continuano a guadagnare di più e anche questo è un triste gap da superare. Un panel con rappresentanti solo maschili è la fotografia di un piccolo mondo antico, di un dibattito monco, inutile, dannoso.

Eppure sono ancora tanti i panel organizzati così, con uno squilibrio di genere che sa di rimozione. Ma sono anche sempre di più gli uomini che dicono no e declinano l’invito. E’ il momento di insistere. I diritti delle donne sono diritti di tutti. Il salto culturale è necessario per sradicare modelli e stereotipi che sono alla base anche della violenza di genere.

Rai Radio 1 rilancia campagna NO WOMEN NO PANEL / SENZA DONNE NON SE NE PARLA in collaborazione con la Rappresentanza della Commissione Europea in Italia e la Commissaria UE Mariya Gabriel ideatrice dell’iniziativa. Ci impegniamo ad una equa rappresentanza di genere in tutte le trasmissioni, a valorizzare il talento e le competenze delle donne e degli uomini impegnati egualmente a dare il proprio contributo allo sviluppo civile, economico e culturale del Paese. Chiede a tutte le sedi istituzionali, pubbliche, private, al mondo scientifico e mediatico di aderire a questo impegno: inserire in maniera quanto più possibile paritaria nei convegni, nelle conferenze, nelle commissioni, nei dibattiti radiotelevisivi, sui giornali, presenze femminili e maschili. E quando questo non sia garantito, ricordarsi che si può sempre dire “no, grazie”. Pluralismo è anche questo.

State con noi. (adesioni: senzadonneno@rai.it)

















*Lettera del Presidente Sergio Mattarella

Il Presidente Mattarella scrive a Rai Radio1: “Raggiungere l’effettiva parità, prevista in Costituzione. Utile la vostra campagna “No women no panel””

“Rafforzare nella società la cultura della parità non ancora pienamente conseguita”. In un messaggio a Rai Radio1 il presidente della Repubblica Sergio Mattarella esprime apprezzamento per l’iniziativa “No women no panel - Senza donne non se ne parla” ideata in seno alla Commissione Europea e rilanciata dal primo canale di Radio Rai, per l’equa rappresentanza di genere in convegni, commissioni, eventi pubblici e dibattiti radiotelevisivi.

“Vi ringrazio per avermi portato a conoscenza della campagna di Rai Radio1 ‘No women no panel’ dedicata alla Giornata internazionale del 25 novembre contro la violenza alle donne – scrive il Capo dello Stato. Sono sicuro che contribuirà a rafforzare, nella società, la spinta per favorire una cultura che promuova l’effettiva parità, prevista dalla nostra Costituzione, ma non ancora pienamente conseguita. Auguri per l’iniziativa.”.



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