“Magari avessero allattato al seno Bush!”

Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Agosto 2005

Il secondo mandato presidenziale sta togliendo a George W. Bush il sonno. Le cose vanno malissimo: 6 statunitensi su 10 vogliono il ritiro delle truppe dall'Iraq e cala il numero dei giovani che l'esercito americano riesce ad arruolare. C'è poi la questione Guantanamo e all'interno il consenso per il presidente è al minimo storico, 45%.
Il Senato gli ha chiesto di fissare dei limiti alle emissioni inquinanti in atmosfera (quello che in pratica fa il Protocollo di Kyoto) per ridurre il surriscaldamento globale.
Infine gruppi di neo-mamme si muovono per gli Usa rivendicando il diritto di allattare al seno nei luoghi pubblici (magari in apposite aree tranquille e attrezzate). Manifestazioni del latte materno sono già state organizzate nella sede della tv Abc di New York, al Congresso e in svariati centri commerciali.
Magari avessero allattato al seno Bush!
(Fonte: Internazionale e Aduc)

La settimana scorsa l'ex presidente USA Bill Clinton ha visitato il Kenya per lanciare una serie di iniziative umanitarie. Tornato in patria ha ricevuto una lettera da Godwin Kipekmoi Chepkurgor, futuro ingegnere kenyota, il quale offre quaranta capre e venti mucche per avere in sposa Chelsea Clinton. Secondo quanto riporta la stampa è tradizione offrire una ricompensa al padre della ragazza e in questo caso si tratta di un'offerta molto generosa, tanto che Clinton sembra intezionato ad accettare.
(Fonte: Apcom)

Renu Sharma Upreti è una donna del Nepal, laureata (caso molto raro), fondatrice della Women's Foundation (WF), un'associazione per la tutela dei diritti delle donne nepalesi. In Nepal esistono ancor oggi più di 166 leggi contro le donne (la società rimane divisa in rigide caste, nonostante siano state abolite nel 1963).
Le volontarie dell'associazione prestano soccorso alle donne vittime di violenze domestiche e discriminazioni (sul diritto di proprietà ad esempio). Attualmente sono 250 i casi portati in tribunale, mentre nei rifugi della WF, grazie al microcredito, si organizzano piccoli commerci di frutta e the. Imparano anche a leggere e a scrivere (solo il 14% delle donne nepalesi è alfabetizzato).
(Fonte: Carta. Il microcredito è stato lanciato dalla Fondazione italiana Pangea. http://www.pangeaonlus.org )