Mercoledi, 08/07/2020 - La nota documentarista britannica Kim Longinotto, paladina dei diritti delle donne vittime di oppressione e discriminazione e realizzatrice di oltre 20 film ispirati a storie drammatiche di ragazze o donne (con soggetti quali le mutilazioni genitali femminili in Kenya o le gang che si oppongono alla violenza contro le donne in India), ha deciso di dedicare uno dei suoi documentari a Letizia Battaglia, la fotoreporter palermitana pioniera del fotogiornalismo come forma di lotta contro la mafia, intitolato “Letizia Battaglia-Shooting the mafia” (trailer): l’opera, distribuita da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection, dopo aver preso parte a numerosi festival nazionali e internazionali, sarà nei cinema italiani a partire dal 16 luglio, data in cui ricorre l'anniversario della Strage di Via D'Amelio a Palermo nel 1992 in cui perse la vita il giudice Paolo Borsellino.
Molte delle pellicole della Longinotto sono state realizzate in collaborazione con l’Associazione Women Make Movies (WMM), un’organizzazione di arti multimediali femminista, senza scopo di lucro, multiculturale e multirazziale, che facilita la produzione, promozione e distribuzione di film e video indipendenti realizzati da donne e/o sulle donne: con oltre 500 film, WMM rappresenta circa 400 autrici di 30 paesi di tutto il mondo e ha lavorato negli anni con numerose organizzazioni locali di donne in Asia, America Latina e Medio Oriente per sostenere nuovi Film Festival Internazionali dedicati alle donne, sponsorizzando oltre 200 progetti attraverso un noto programma di assistenza di produzione.
Il documentario vuole proporre un ritratto personale e intimo di Letizia Battaglia, dagli inizi come fotografa presso il quotidiano “L’Ora”, all’esperienza milanese e poi internazionale, lei, conosciuta come la “fotografa della mafia”, è stata molto di più, una testimone appassionata della vita e della società del nostro Paese dagli anni Settanta agli anni Novanta. I suoi scatti hanno raccontato l’epoca dei corleonesi, documentato gli esattori mafiosi e gli omicidi di mafia, ma anche le donne ed i bambini della sua terra, la Sicilia, apportando alle sue fotografie un grande valore civile, etico ed antropologico, che ne rappresentano saldamente l’arte nell’immaginario collettivo.
Intrecciando interviste e testimonianze d’archivio, Kim Longinotto racconta la vita di un’artista passionale e coraggiosa, mostrando non solo l’esistenza straordinaria e anticonformista di Letizia Battaglia, una delle più importanti fotografe contemporanee e una figura fondamentale dell’arte e della politica siciliana, ma anche uno spaccato di quella storia italiana che sogna una Sicilia libera dalle catene della mafia. Il documentario sarà distribuito in Italia dal 16 luglio da I Wonder Pictures all’interno delle ‘I Wonder Stories’.
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