“La mamma di Madaya”, la prima supereroina araba

“Madaya Mom” è il fumetto che dà voce ad una madre che all’improvviso diventa tutte le madri della città di Madaya a circa 50 chilometri da Damasco che dal 2015 è messa sotto assedio dalle truppe di Assad perché considerata avamposto dei terroristi dell’Isis.

La nascita del fumetto parte da questo, da quello che il mondo ha visto e continua a vedere ogni giorno attraverso immagini e commenti sui siti e blog che seguono da vicino l’orrore della guerra in Siria anche quando questa non viene considerata una notizia da prima pagina.

"Quando parliamo un eroe o un supereroe, si tratta di una questione di cuore e determinazione, e non di poteri speciali. Se nel bel mezzo di una guerra, si continua ad essere una madre amorevole per la famiglia e ci si trasforma nella portavoce di tutte le madri vittime della guerra, allora sì che diventi una super- eroina, della quale si deve raccontare” esordisce Dalibor Talajic, illustratore della Marvel che ha realizzato il fumetto.

La protagonista di “Madaya Mom” è una donna come le altre, avvolta nel suo hijab. E come le altre è costretta a veder soffrire i propri figli e figlie a causa degli orrori della guerra.

La forza del fumetto sta proprio nel racconto che segue pari passo la realtà, del qui ed ora.

"Non si è trattato di raccontare la guerra da un punto di vista romantico. Non c’è nulla di tutto questo nel fumetto – continua Dalibor Talajic- raccontiamo la storia di una donna e di tante donne che sono là fuori e stanno vivendo questo incubo da tempo”.

La mamma di Madaya parla delle difficoltà di vivere ogni giorno, del freddo intenso durante l’inverno che si supera stando vicini gli uni agli altri, ma soprattutto di come sia difficile, profondamente difficile illudersi che un giorno i bambini possano non ricordare più il rumore degli spari nella notte, il fumo delle bombe, le urla di chi corre per strada perché ormai è questa la sola realtà che conoscono e vivono.

“Madaya Mom” non è un fumetto come gli altri. Attraverso le immagini il suo illustratore ha voluto dare un senso a quello che si conosce della guerra nei suoi risvolti più tragici e tristi, stando attento a non trasformare il tutto in una forma di sensazionalismo.

“Il momento più duro per me è stato quando ho dovuto raccontare attraverso le immagini la decisione della madre di smettere di mangiare per dare un po’ più di cibo ai propri piccoli. Sapevo benissimo di disegnare una scena reale, una scena che si ripete tutti i giorni quasi fosse la normalità e questo mi ha segnato profondamente” dice Dalibor Talajic.

Il fumetto che è stato pubblicato on line gratuitamente poco tempo fa già sta facendo parlare di sé perché ha il potere di scuotere le coscienze.

"Indipendentemente dal tipo di sentimenti che si provano o della conoscenza che si ha della guerra siriana, questa è una storia che parla di persone, donne, uomini e bambini. Anche se non so quale sarà il futuro posso solo dire che sensibilizzare sulla sofferenza della guerra può solo aiutare a fare pressione sui politici che devono reagire a questa tragedia” conclude Dalibor Talajic.