Intrigo di anime è il romanzo d’esordio di Rosanna Vivacqua, un’opera appassionata, vissuta e intrigante come la terra da cui l’autrice trae tanta forza, che le deriva dalle migliori e più alte speculazioni filosofiche che la Calabria ha partorito come la scuola di Pitagora. La Magnagrecia è il luogo utile per teorizzare oltre alle grandi espressioni artistiche come l’arte, la musica, la poesia o la letteratura, anche la religione della metempsicosi ossia la trasmigrazione delle anime, secondo la quale l’anima vince sulla materia da cui si libera rigenerandosi completamente in se stessa.
Anche Platone ne fu colpito, infatti, in uno dei suoi viaggi a Siracusa conobbe Archita matematico e filosofo e cultore del pitagorismo e della teoria della metempsicosi. Platone ne subì l’influenza, le tracce si ritrovano in tutte le sue opere successive. Così come i segni quell’antica religione si trovano anche in altri “siti” come il dipinto riportato su un vaso nel Museo nazionale di Reggio Calabria che in maniera inequivocabile rappresenta il mito platonico del carro alato (biga alata).
Questa della metempsicosi era premessa necessaria per capire lo snodo e la metamorfosi dei protagonisti del romanzo. La passione con cui la racconto si svolge, lo sconvolgimento delle anime che si ritrovano a dialogare sembra sin da subito lasciare fuori dal loro percorso il corpo (il Soma della metempsicosi) per liberarsene completamente e lasciare libere alle loro anime di confrontarsi. Così i protagonisti sono liberi di esprimere la loro vera natura. Di scambiarsi amore, odio, passioni, invidie, ambizioni allo stato puro, come, appunto, può fare un’anima che è libera di vivere la propria essenza senza compromessi.
La storia si svolge all’interno di un’associazione che si occupa di formazione professionale la RO.DE.MA.PI. “Studium&Operam che tenta di scalare le vette del successo. I personaggi sono amici che sono spinti dall’ambizione e che mettono in crisi i loro legami e gli affetti che li legano. Il Bene e il Male sono rappresentati da due donne, Francesca Malti manager senza scrupoli e Ilaria Ricci solare limpida che pagherà forse il prezzo più alto, ma la cui rinascita è alla base per comprendere fino a che punto può un’anima ritrovare se stessa dopo aver attraversato ogni ragione del proprio essere, dal dolore alla gioia per rimettersi in gioco nuovamente.
Rosanna Vivacqua. (Cosenza 1962). Ha lavorato per lungo tempo nella formazione professionale occupandosi sia dell’organizzazione che della gestione dei corsi, ricoprendo incarichi di progettazione, direzione, coordinamento didattico e formazione. Ama la musica prediligendo forme musicali quali jazz e blues.
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