“I lavori delle donne tra cura e istruzione”

Giovedi, 01/12/2011 - Quando si parla di donne e lavoro, si fa spesso riferimento al concetto di “femminilizzazione” delle professioni, poiché esistono effettivamente dei settori di impiego, in cui, la forza lavoro è quasi interamente composta da donne. Pensiamo in particolare alla scuola e alle strutture che forniscono assistenza e cura. Le donne in Italia sono più precarie, meno pagate, schiave e segretarie silenti di un sistema ad uso e consumo del maschio rampante, di solito over 50. L’occupazione femminile si attesta al 46,3% e questo per dire che, non c’è da rallegrarsi se ci sono settori in cui le donne sono presenti in gran numero. I settori occupazionali sopra citati, sono strettamente legati ai ruoli svolti dalle donne in ambito privato e familiare. L’educazione e la cura dei figli sono ancora molto spesso a carico delle donne e il fatto che sia così da sempre, ha dato loro maggiormente accesso a delle professioni che riprendevano delle “mansioni” affidategli da sempre. E’ comunque importante e opportuno riflettere in chiave storica su questo dato e sui perché della continuità nel tempo della massiccia presenza femminile in questi ambiti.

La Società Italiana delle Storiche, in collaborazione con il Dipartimento di Studi internazionali, il Dipartimento di Scienze dell’educazione e la Scuola Dottorale - Sezione Studi di genere dell’ateneo di Roma tre, hanno organizzato un seminario interfacoltà “I lavori delle donne tra cura e istruzione” per riflettere e approfondire “la presenza delle donne nel mondo del lavoro dall’Unità d’Italia ai primi anni del fascismo. In particolare, l’attenzione sarà rivolta alle attività delle maestre e delle prime ispettrici ministeriali e a quelle svolte dalle levatrici e dalle infermiere, ovvero alle nuove occupazioni femminili considerate il portato della modernità. Tali occupazioni hanno offerto alle giovani donne, educate ai valori della nazione, nuove opportunità rispetto ai tradizionali lavori nell’agricoltura e nell’artigianato e, in seguito, nell’industria rafforzando in tante donne la consapevolezza e il protagonismo femminili in ambito culturale, sociale e politico”.



Il seminario si terrà giovedì 1 dicembre presso la Facoltà di Scienze della Formazione - P.zza della Repubblica - Aula 1, secondo piano, a partire dalle ore 9.15. Per consultare il programma completo, vistate il sito della Società.