Domenica, 18/01/2015 - “I diritti delle donne” è il titolo del progetto realizzato, nell’ambito del POF e della promozione della cultura di parità e pari opportunità, presso l’Istituto Alberghiero di Taverna , diretto dalla prof.ssa Silvana Afeltra.
Il progetto è consistito in ricerche, laboratori artistici e cineforum inerenti figure e imprese di donne caratterizzatesi per indipendenza, autonomia e coraggio nella rivendicazione dei diritti delle donne, in particolare del diritto di voto in Italia, e nel contributo apportato alla Costituzione. La finalità – spiega la referente del progetto, prof.ssa Anna Rotundo- è stata quella di risvegliare le coscienze critiche di alunni e alunne, proponendo modelli femminili e una genealogia di donne culturalmente fondanti, che siano modelli propositivi per le nuove generazioni (ad esempio, si sono approfondite biografie di donne che hanno lottato contro la mafia, come Rita Atria, detta “la siciliana ribelle” o contro i regimi totalitari, come Anna Frank).
Oggi, la cultura sessista così diffusa nella nostra società e alimentata dai media, offre modelli e stereotipi femminili molto negativi: una continua mercificazione dei corpi di giovani donne che punta a fare in modo che la donna abbassi il concetto che ha di se stessa, fino a ritenere di valere soltanto per le sue qualità estetiche. Occorre invece conoscere quei percorsi femminili in cui tantissime donne ci hanno lasciato in eredità diritti, leggi ed esempi positivi insieme all’orgoglio di poterci definire loro connazionali. Abbiamo ricordato come il Ministro dell’Istruzione e quello per le Pari Opportunità, abbiano siglato insieme un protocollo d’intesa finalizzato a elaborare misure concrete per conseguire la parità di genere e l’abbattimento degli stereotipi, per cui è stata anche istituita la “settimana contro la violenza nelle scuole”, con l’intento di creare un momento di riflessione sui temi del rispetto delle differenze, dell’accoglienza e della legalità, che coinvolga studenti, genitori e docenti e metta a sistema le buone pratiche attuate nelle scuole italiane.-
Ancora oggi la strada verso la completa affermazione dei diritti delle donne e’ lunga e tortuosa: in molte parti del mondo la loro condizione sociale e’ marginale, subiscono discriminazioni gravi, non hanno un ruolo attivo: e anche nella nostra societa’, “evoluta” e “tecnologica”, registriamo un triste aumento di casi di violenza fisica e psicologica a carico delle donne, soprattutto tra le mura domestiche e in presenza di minori
Occorre allora educare i nostri giovani alla cultura della parità, perchè solo la differenza tra l’ ”io femminile”, e l’ “ io maschile “ potrà arricchire e completare l’espressione dell’ “ humanum,” in tutti gli ambiti della società.
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