Mercoledi, 21/12/2022 - In Italia tutti conoscono la storia dei fratelli Cervi, i sette fratelli maschi di una famiglia di antifascisti cattolici, che presero parte attiva alla Resistenza e furono imprigionati, torturati e fucilati dai fascisti il 28 dicembre 1943 nel poligono di tiro di Reggio Emilia.
Il padre, Alcide Cervi, iscritto al Partito Popolare, aveva seguito la predicazione di Camillo Prampolini nelle campagne, educando i figli all’impegno sociale e alla fede. La madre, Genoeffa Cocconi, aveva trasmesso ai sette figli ed alle due figlie (Rina e Diomira) l’amore per la lettura e la cultura ed il desiderio di conoscenza ed emancipazione sociale.
Proprio alla figura di questa madre-coraggio, Genoeffa Cocconi Cervi, è dedicato il nuovo film documentario di Marco Mazzieri, scritto da Lorena Ravanetti e prodotto da Aleo Film e Schicchera Production con il sostegno dell’Istituto Alcide Cervi e dell’Emilia-Romagna Film Commission, di cui sono iniziate in questi giorni le riprese con il primo ciak al Nuovo Museo Cervi di Gattatico (RE).
“Genoeffa Cocconi: i miei figli, i sette fratelli Cervi”, questo il titolo del docu-film in lavorazione, racconterà la storia della madre dei sette fratelli Cervi, partigiani della Resistenza italiana: attraverso una conversazione “impossibile” tra Genoeffa Cocconi ed una giovane ricercatrice dei giorni nostri, giunta al Nuovo Museo Cervi per una ricerca, si racconterà la figura emblematica di una protagonista della Resistenza femminile partigiana e della lotta per la libertà, da riconsiderare nella storia al pari della Resistenza maschile.
La narrazione di fiction sarà ulteriormente valorizzata da un nucleo di interviste a personalità di rilievo che esprimeranno le loro riflessioni sul tema, filmati storici d’archivio ed animazione 2D.
Le riprese verranno effettuate a Reggio Emilia, Gattatico, Campegine e Bologna tra dicembre 2022 e febbraio 2023; il film verrà presentato al pubblico nella seconda metà del 2023 con una première che aprirà il percorso distributivo.
Lorena Ravanetti, sceneggiatrice: “Scrivere della persona e della vita di Genoeffa Cocconi nasce dall’esigenza di mettere in luce una figura storica di donna della Resistenza partigiana per troppo tempo tenuta ai margini o addirittura all’oscuro. Illuminare la sua vita significa rendere manifesto il ruolo delle donne contadine durante la Resistenza, vere protagoniste della scelta per la libertà alla pari dei loro uomini”.
Marco Mazzieri, regista: “Genoeffa Cocconi è una figura di donna esemplare del Novecento, che con il passar del tempo ha acquisito sempre maggior forza. È quindi una grande responsabilità raccontarne il percorso umano e spirituale di moglie, madre, nonna e donna della Resistenza. Mi impone, come regista, uno stile di documentario che eviti qualsiasi tentazione fiabesca o retorica”.
Albertina Soliani, Presidente Istituto Alcide Cervi: “Genoeffa Cocconi, una donna che ha fatto la storia di Italia. Una donna contadina, colta, ha costruito la democrazia, come alcune donne colte della borghesia dell’Ottocento hanno fatto il Risorgimento. È nella storia di Italia, con l’intera sua famiglia”.
Alessandro Leo, produttore Aleo Film: “Ci tenevamo molto a realizzare questo film su Genoeffa perché riteniamo di grande importanza comunicare e valorizzare la memoria del ruolo femminile nella Resistenza, al pari di quello maschile. Il valore della libertà lo si può comprendere soprattutto grazie alla cultura e ad una corretta istruzione; Genoeffa istruì i suoi figli ed ugualmente fecero tante altre donne del tempo oltre all’accudire i partigiani ed i profughi di guerra. Senza questi contributi la Resistenza non sarebbe stata possibile”.
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