Politica/ La legge elettorale - “La nuova legge consegnerà ai partiti il potere di escludere le donne”. Rita Capponi e le parlamentari si sono incontrate a Montecitorio
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Dicembre 2005
"Abbiamo il massimo rispetto per il presidente della Repubblica” ha dichiarato Rita Capponi presidente del Comitato Pressione Leggi Paritarie, durante la conferenza stampa di giovedì scorso a palazzo Montecitorio. “Attenderemo che la legge elettorale definitivamente approvata venga inviata al Colle per la promulgazione e in quello stesso momento recapiteremo al Quirinale le firme di migliaia di donne e uomini provenienti da tutta Italia, firme e adesioni motivate tutte dallo stesso desiderio di giustizia e di rispetto verso la nostra Carta Costituzionale”.
Il Comitato ha da tempo avviato una campagna per la raccolta di firme (vai al nostro precedente articolo) fondata sulla convinzione che ciò che sta accadendo intorno alle cosidette 'quote rosa' poggia sulla generale svalutazione e sull'uso sempre più contingente della nostra Carta Costituzionale.
Erano presenti alla conferenza stampa anche altre importanti donne appartenenti al Comitato di Pressione Leggi Paritarie. Tina Lagostena Bassi, da più parti riconosciuta come l'avvocato delle donne ha affermato che “non c'è democrazia se non c'è parità” e ha definito il ministro Prestigiacomo “brava, costante e testarda. Un po' come cappuccetto rosso tra i lupi. Speriamo di essere noi i cacciatori che la porteranno in salvo”. L'avvocato ha poi continuato minacciando una campagna contro “i partiti che non presenteranno nelle proprie liste almeno 1/3 di candidati donne”. Albertina Soliani, senatrice della Margherita, ritiene la nuova legge elettorale “anticostituzionale” poiché “ci dovrebbe essere una pari opportunità di accesso tra uomini e donne”. In più ha parlato di questo momento politico italiano come di “un momento drammatico, un punto estremamente negativo”.
Secondo Carla Mazzuca, deputata dei Repubblicani Europei, “va modificata la strategia delle donne, che devono ricreare un forte movimento per dare voce alle proprie idee”.
Per Loredana De Pretis, senatrice dei Verdi, “la bassezza culturale degli ultimi interventi in Senato è gravissima” ed il comportamento del ministro Prestigiacomo “è inaccettabile, perché il dovere di un ministro è quello di essere presente in Aula quando si discute un proprio disegno di legge”.
firme per appellarsi
La lettera del Comitato Pressione Leggi Paritarie al Presidente Ciampi, perché non firmi la legge in via di approvazione definitiva al Senato, è un appello al quale hanno
risposto anche alcune mogli di politici. Tra loro figurano anche Anna Serafini Fassino, Donatella Dini, Gabriella Fagno Bertinotti, Flavia Veltroni, Marcella Biondi.
Lascia un Commento