“Che le donne siano modelli per le altre donne” così Miwa Kato, direttrice di Un Women in Egitto
Il suo lavoro è sempre stato orientato alla promozione dell’uguaglianza e della giustizia sociale.
Ancora di più poi è stata la sua attenzione per l’inclusione femminile nei diversi settori per costruire una società migliore
Il Cairo. E’ passato poco più di un anno da quando Miwa Kato ha iniziato il suo lavoro in Egitto.
Tra i problemi da affrontare non ci sono solo le molestie sessuali e la violenza domestica, bisogna anche superare le politiche che facilitano il divario tra uomini e donne nel Paese.
E per Miwa Kato è questo il momento giusto per trattarli anche nell’ottica di realizzare un mondo sostenibile dove uomini e donne abbiano le stesse opportunità entro il 2030.
“Non mi è mai piaciuto essere etichettata come un sostenitrice monotematica delle donne e delle questioni che le riguardano. Ma voglio ricordare che la vera emancipazione femminile si ha quando quello che le riguarda sia posto ed affrontato nel contesto dello sviluppo e del progresso generale del Paese” dice.
Ritenendo che un passo in avanti sia stato fatto proprio l’anno scorso, quando la presenza femminile nel Parlamento egiziano è aumentata del 15%, la direttrice ricorda come questo debba solo rappresentare un punto di partenza.
“Se si guarda ai tempi turbolenti e difficili che l’Egitto ha attraversato dal gennaio 2011, il semplice fatto che abbiamo raggiunto il più alto numero di parlamentari nella storia del Paese rappresenta un risultato veramente importante che però non deve essere fine a sé stesso. Deve diventare un risultato stimolante per tutte le donne del paese che devono diventare protagoniste attive della vita sociale, politica ed economica dell’Egitto” continua.
Rimarcando l’idea che la forza delle donne non deve essere considerata un’eccezione nello sviluppo nazionale, per la direttrice di Un Women Egitto “ l'esperienza internazionale e gli studi dimostrano che quando c’è una donna in un gruppo di dieci uomini, le sue azioni sono sempre etichettate come l’azione di una sola donna. Invece quando ci sono più donne, in un gruppo di dieci uomini, la gente non considera più le loro azioni in base al loro genere, ma le ritiene azioni e basta – e continua- questo è lo stato delle cose che dobbiamo raggiungere se vogliamo che si realizzi veramente la parità di genere qui e nel mondo”.
I modelli femminili in politica, economia, letteratura sono necessari perché possono accompagnare un cambiamento nella percezione sociale dell’elemento femminile, ma allo stesso tempo possono trasformare le donne comuni in modelli di ispirazione per le altre donne.
E per Miwa Kato ce ne sono di donne-modello da seguire anche se è non è così semplice citarne solo alcune.
“E 'difficile dire solo un nome perché ho avuto il privilegio di incontrare tante donne e bambine che mi hanno ispirato. Posso ricordare Azza Fahmy che è diventata la prima designer di gioielli, diventando una delle imprenditrici più importanti nel mondo arabo. Non dimentico Caroline Maher diventata un modello soprattutto per i giovani e le giovani. Rompendo le barriere, è riuscita a diventare la prima donna araba nel taekwondo. E poi non posso non ricordare Dina Nagy, una giovane ragazza che ha avuto il coraggio di denunciare la violenza sessuale subita, in seguito alla quale ha deciso di diventare attivista e trasformarsi lei stessa in giovane donna protagonista del cambiamento” conclude.
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