Mercoledi, 06/12/2023 - Da qualche settimana Palazzo Ducale di Genova ospita “Calvino cantafavole”, un omaggio a Italo Calvino (1923-1985), nell’ambito del palinsesto ufficiale delle celebrazioni per il centenario della nascita del grande scrittore per ragazzi, anche se non solo, inserito nel programma delle iniziative culturali in occasione di Genova Capitale Italiana del libro 2023.
La mostra – prodotta da Regione Liguria, Comune di Genova e Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura – è organizzata dalla casa editrice Electa ed è in collaborazione con le Scuderie del Quirinale, il Teatro della Tosse e Lele Luzzati Foundation. Media Partner: Rai Cultura e Rai Radio 3, mentre main sponsor della mostra è Banca Passadore.
Aperta dal 15 ottobre 2023 al 7 aprile 2024, l’esposizione si articola in sei sezioni negli spazi della Loggia degli Abati di Palazzo Ducale. I curatori Eloisa Morra, critica letteraria, curatrice ed Associate Professor di letteratura italiana contemporanea all’Università di Toronto, e Luca Scarlini, scrittore, drammaturgo per teatri e musica, narratore, performance artist, han affrontato il rapporto dello scrittore con l’universo poetico della fiaba e del fantastico – i veri temi cardine della sua opera – grazie ad una scelta di oltre 200 opere.
Dipinti, fotografie, video, libri, illustrazioni a ricostruire un tutto tondo della personalità dello scrittore ligure, ad iniziare dalla quasi archetipica raccolta delle “Fiabe Italiane” curata dall’eclettico Italo Calvino per Einaudi, nel 1956, passando per l’editoria, il teatro, l’opera lirica, la televisione, l’arte, la grafica. La mostra – con una consistente presenza degli artisti di cui l’autore ha scritto, e a cui è stato affine e vicino – si presenta come un lavoro filologico e, allo stesso tempo, come uno spettacolo, con la scenografia elaborata dal Teatro della Tosse in veste di un palcoscenico vegetale, in omaggio al “Barone Rampante.”
Le storie e le immagini che han dato origine al gusto, anche visivo, del giovanissimo Calvino con i fumetti, i libri illustrati, i racconti di cui si è nutrito, danno l’avvio al percorso di visita a cominciare dalle creazioni del sanremese Antonio Rubino per il mitico “Corriere dei Piccoli”, conosciute nell’infanzia e poi ripubblicate nella fortunata collana Einaudi “Libri per Ragazzi”, di cui lo scrittore era consulente.
La seconda sezione traccia la feconda collaborazione con Emanuele Luzzati, indagata attraverso le illustrazioni del maestro genovese per le opere calviniane, ma anche nelle produzioni RAI a cui Luzzati ha collaborato insieme con la costumista Santuzza Calì, di cui in mostra vengono esposti i bozzetti. Da ricordare che Luzzati e la Calì furono a lungo collaboratori e sodali anche di Paolo Poli.
Un ‘focus’ è dedicato ai molti artisti di cui Calvino ha scritto, tutti legati al fantastico: da Enrico Baj a Bona de Pisis, la nipote-artista del ferrarese Filippo Tibertelli de Pisis, da Domenico Gnoli a Luigi Serafini, da Fausto Melotti a de Chirico.
Il mondo così caro della fiaba, contestualizzato tra il mondo del teatro e quello della canzone, viene approfondito attraverso molteplici punti di vista. Da un lato produzioni firmate insieme con Toti Scialoja e Donatella Ziliotto (poi rivisitate in chiave contemporanea dal compositore John Dove e da Sue Blane, scenografa del Rocky Horror Picture Show) ed al conterraneo Luciano Berio, poi la turcheria mozartiana “Zaide”, andata in scena al Festival di Batignano ideato dallo scenografo Adam Pollock; dall’altro i lavori per teatro e televisione di Giulio Paolini, artista particolarmente caro a Calvino.
L’esperienza di canto politico torinese “Cantacronache” (1957-1963) viene ricordata con il versante dedicato ai bambini, “Cantafavole”, per cui Calvino scrisse la favola in versi “Sul verde fiume Po”.
A corredo della mostra Electa ha pubblicato un eccellente catalogo sempre curato da Eloisa Morra e Luca Scarlini.
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