La proeizione del cortometraggio "Marisa Rodano. Una Donna della Repubblica" è stato occasione per parlare di democrazia e delle conquiste delle donne (Maria Luisa Petroni)
L'aria quasi calda di una primavera un poco a rilento, la viuzza che porta al mare, le case ancora abbandonate alla stagione dell'inverno e la piccola Chiesa dedicata alla Madonna della Fiducia col suo piccolo giardino curato dalle suore Oblate di Sant'Agostino, entriamo ormai da un po’ di tempo in questo luogo tranquillo, la Domenica pomeriggio, in una specie di sagrestia annessa alla chiesa e al convento dove il Simposio Libero Incontro Artistico Culturale di Lavinio Anzio riunisce le persone desiderose di respirare aria di arte, di cultura, di bellezza. Ogni volta un tema diverso ci apre alla scoperta di qualcosa che non si conosceva. Oggi è la volta di NOIDONNE storica testata editoriale dedicata al complesso e lungo cammino intrapreso dalle donne per la conquista della parità di genere, nasce ufficialmente fuori dalla clandestinità nel 1944 a Napoli, esempio di longevità nello scenario dell’editoria sia italiana che europea. NOIDONNE è stata fino agli anni Novanta la rivista dell’UDI, Unione Donne in Italia. Tiziana Bartolini direttrice della rivista e Paola Ortensi di NOIDONNE che si è sempre occupata di agricoltura in varie istituzioni anche in ambito europeo, sono venute a parlarci di una donna eccezionale Marisa Cinciari Rodani, Partigiana,nella Resistenza sin dalla giovane età, nata a Roma nel 1921 in una famiglia benestante con vasti possedimenti terrieri nel Lazio e nelle Marche, padre cattolico e madre di religione ebraica, era infatti una studentessa del Liceo Visconti di Roma, insieme al suo compagno di studi Franco Rodano, che poi sposerà nel 1944, come lei di ispirazione cattolica e influente consigliere del futuro segretario del Partito Comunista Italiano Enrico Berlinguer, parteciparono alla lotta contro il fascismo nelle file del Movimento dei cattolici comunisti, fu anche arrestata nel 1943 e rinchiusa nel carcere di Regina Coeli.
Tra le fondatrici dell’UDI, deputata, senatrice, e membro del Parlamento europeo è anchela prima donna nelle istituzioni parlamentari in Italia viene infatti eletta Vicepresidente della Camera dei Deputati nel 1963 restando in carica fino al 1968. Marisa Cinciari Rodano fu una delle fondatrici di NOIDONNE scrivendo e partecipando alla vita della rivista sin dalla sua nascita.
Tiziana Bartolini oltre ad introdurre insieme a Paola Ortensi la figura di Marisa Cinciari Rodano, quale significativa figura istituzionale che ha contribuito con intelligenza, capacità di sintesi e organizzazione del lavoro, al suo profondo senso delle istituzioni della libertà e della democrazia al progresso delle rivendicazioni delle donne sia sul piano dei diritti di genere che sul riconoscimento del merito delle donne nel progresso della società italiana, ci ha mostrato un cortometraggio (suo il soggetto come la regia) dal titolo "Marisa Rodano. Una Donna della Repubblica", è una bella intervista fatta ad una persona,lucida e presente nei suoi ricordi e soprattutto in quello che è sempre stato il fulcro della sua passione politica, la giustizia sociale e la pari dignità in tutte le sue sfaccettature per i diritti delle donne; l’intervista è stata effettuata durante il lockdown per il covid, Marisa aveva appena compiuto 100 anni. Marisa Cinciari Rodano ha lavorato per tutta la sua vita per quello che è sempre stato il suo ideale di vita: la possibilità di lottare per il riconoscimento alle donne del loro giusto posto nella società, una società giusta, equa dove le disuguaglianze dovevano essere eliminate e la pari dignità nei diritti delle donne del riconoscimento del loro valore in ogni settore della vita sociale doveva essere una conquista primaria. Con l’evoluzione dei rapporti interpersonali all’interno della odierna società che, da un lato con l'innovazione tecnologica ha ricevuto un grande input con l'acquisizione di fatto da parte delle nuove generazioni femminili,dell’importanza del loro ruolo nella società, parimenti la società spinta da una economia globalizzata e tecnicizzata e da una finanza estremamente aggressiva portava nuove problematiche, salari molto bassi a qualsiasi livello professionale, problemi di immigrazione importanti, conquiste sindacali perse e le donne non ancora rappresentate con equità a livello istituzionale e non solo. Quindi il lavoro andava fatto con la costruzione di un nuovo istituto nasce così Noi Rete Donne, con Marisa Cinciari Rodano sempre in prima fila con la sua innata gentilezza e la sua professionalità di donna della politica nobile, l’idea è quella di un Accordo per la democrazia paritaria, praticamente un protocollo pertutte le varie reti e le associazioni femminili e femministe affinché in ogni sistema elettorale ci fossero inseriti dei meccanismi per una maggiore ed effettiva presenza delle donne. L’accordo fu sottoscritto da oltre 60 reti e associazioni e si è quasi realizzato del tutto attraverso le nuove leggi elettorali. Nel frattempo Noi rete Donne si è evoluto soddisfacendo i nuovi bisogni nati dal cambiamento della società divenendo luogo in cui questi possono trovare spazio. Un luogo libero come lo sguardo di Marisa Cinciari Rodano, privo di barriere mentali, aperto al nuovo,curioso del mondo e delle sue infinite possibilità.
Ha vissuto a lungo Marisa Cinciari Rodano, una vita piena, una donna a 360 gradi sia in famiglia che nella sua vita politica, muore a 103 anni il 2 dicembre 2023.
Un ringraziamento speciale va a Tiziana Bartolini e a Paola Ortensi di NOIDONNE che ci hanno regalato un pomeriggio sicuramente di riflessione importante facendoci conoscere una donna di così elevato spessore a cui dobbiamo, insieme a molte altre donne come lei, un profondo senso di rispetto e gratitudine per tutto quello che hanno fatto per noi, per il nostro paese, per la libertà la democrazia e i diritti delle donne, e che alla luce delle nuove situazioni createsi in ambito Internazionale ci insegna che la libertà e la democrazia vanno in ogni momento difese. Che siano queste donne sempre l’esempio di riferimento di ogni donna di questo paese.
Maria Luisa Petroni
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