Antigone torna a morire in Italia - di Giancarla Codrignani
Pubblicata nel notiziario del Centro di documentazione per la Pace (10.8.2009), riportiamo questa riflessione sollecitata dalle recenti norme sull'immigrazione
Lunedi, 24/08/2009 - Quante volte dovrà continuare a morire nostra sorella Antigone? Ci penso in questi giorni di rievocazioni di fatti di violenza che testimoniano solo la voglia, anche involontaria, di guerra: il 2 agosto dell'attentato alla stazione di Bologna, il 6 della bomba di Hiroshima, l'8 della miniera di Marcinelle. E viviamo in un paese in cui le leggi si fanno nemiche e i governanti fanno guerra alla giustizia, al diritto, alla legalità, alla convivenza civile, all'intelligenza, alla dignità, all'umanità contro quegli immigrati in cui vediamo rispecchiati i tanti milioni di emigranti italiani che non trovarono lavoro e diritti in patria. Oggi, 9 agosto, imparo il nome di Fatima Aitcard, marocchina "irregolare", che si è suicidata per queste norme di "sicurezza". Anche lei era nata per amare, come dice di sé Antigone. Gli italiani, come il coro della tragedia greca, tacciono, anche quelli che non sono d'accordo. Siamo complici, è bene saperlo.
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