Giovanni Taurasi - Antifascismo durante la dittatura
Ferraguti Isa Lunedi, 28/02/2011 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2011
L’agile libro di Giovanni Taurasi - Antifascismo - presenta una bibliografia ragionata e propone un assortimento di cento opere di diverso orientamento culturale sulla storia dell’antifascismo, dall’ascesa del movimento di Mussolini alla sua caduta il 25 luglio 1943. Il volume si ferma alla vigilia della Resistenza e ricostruisce la storia dell’antifascismo durante gli anni della dittatura. Tale periodo è stato studiato dagli storici da un lato ricostruendo il dibattito politico tra i partiti e i movimenti antifascisti all’estero, dall’altro ripercorrendo la storia dell’antifascismo in Italia.
La bibliografia ragionata è suddivisa in quattro sezioni che riassumono i quattro nuclei principali della produzione scientifica: 1) le opere enciclopediche o di carattere generale, 2) il dissenso in Italia, 3) la detenzione politica, 4) l’antifascismo in esilio.
Tra i cento libri proposti, che rappresentano la migliore produzione bibliografica sul tema, segnalo alcuni autori e testi che hanno affrontato la storia delle donne antifasciste. Lo storico Giovanni De Luna, autore di Donne in oggetto. L’antifascismo nella società italiana 1922-1939 (Bollati Boringhieri) ha proposto nuove piste di ricerca con l’obiettivo di affondare il bisturi dello storico nella carne viva della società italiana tra le due guerre e, attraverso l’analisi dei fascicoli relativi ai processi del Tribunale speciale, ha offerto uno spaccato della sfera femminile nell’universo antifascista. La storica toscana Patrizia Gabrielli in Fenicotteri in volo. Donne comuniste nel ventennio fascista (Carocci) ha ricostruito, intrecciando aspetti privati e pubblici, il vissuto esistenziale e i sentimenti, le ragioni e le motivazioni della scelta militante che hanno accomunato centinaia di donne comuniste durante la dittatura. La stessa autrice in Col freddo nel cuore. Uomini e donne nell'emigrazione antifascista (Donzelli) attraverso l’analisi delle lettere degli esuli dall’Unione Sovietica e dalla Francia ha ricostruito un quadro straziante dell’esperienza dell’esilio, facendo emergere la molteplicità delle voci di soggetti appartenenti a diversi generi e generazioni e con vari orientamenti culturali e politici.
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