Pennello Alessandra Lunedi, 24/01/2011 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Gennaio 2011
Svariati anni fa ebbi l’occasione di entrare nello studio di Pat Carra: ero solo una bambina e per me fu estremamente divertente pensare che disegnare potesse essere un lavoro vero e proprio.
Mi colpirono i colori ed i tratti delle vignette, il senso delle parole scritte veniva dopo. Del resto, non sapevo leggere. Oggi ho tra le mani “Annunci di lavoro”, edito da Ediesse, raccolta di oltre 100 annunci in vignette umoristiche. Sono donne in cerca di un lavoro che di fatto non c’è, o che almeno per loro è più difficile da trovare.
Ecco che le battute delle vignette diventano per me fondamentali, ora so leggere e quello che leggo è divertente ma, al tempo stesso, vero e –purtroppo - amaro.
Se quindi il protagonista atipico di “Annunci di lavoro” è il lavoro stesso, Pat Carra ne dà un’interpretazione estremamente attuale come di un’irraggiungibile meta alla quale si fatica ad arrivare. Ciò risulta chiaro fin dalla prefazione, dove l’autrice afferma: “abbiamo passato anni tra amiche a chiederci cosa avremmo potuto inventare per sbarcare il lunario, vivere bene, trasformare il mondo con il nostro lavoro”. Gli annunci di lavoro evocano la ricerca di nuove strade, il desiderio di non adattarsi, e sono il tentativo di sovvertire l’ordine dato ridendo nel contempo dell’alienazione.
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