TU COSA NE PENSI? / ANNA SIEMSEN, l'Europa e la convivenza con il diverso

Mercoledi, 03/04/2019 - Nell'Agenda NOIDONNE Cult 2019 abbiamo raccontato alcune figure femminili e il loro contributo culturale nella costruizione dell'idea di Europa.  Ogni mese ne proponiamo una per condivedere riflessioni e domande.

ANNA SIEMSEN (1882 - 1951)
Figura chiave del Movimento Socialista per gli stati Uniti d’Europa del secondo dopoguerra, fu costretta a lasciare la Germania durante il nazismo e si rifugiò in Svizzera, dove si dedicò all’elaborazione e alla pratica di una pedagogia orientata ad una visione pluriculturale e antiautoritaria.

Nata in Germania, impegnata nel movimento socialista pacifista, Anna Siemsen dal suo esilio in Svizzera continuò a lavorare scrivendo e diffondendo nuove idee e pratiche nel campo sociale e scolastico. Pedagogista femminista, non si è stancata mai di predicare la necessità di un sistema educativo che avesse “il bambino come punto di partenza e la comunità umana come punto di arrivo”. Una comunità aperta, plurale e multireligiosa, che si sarebbe lasciata alle spalle il militarismo, il nazionalismo, l’odio verso il diverso. Credeva fermamente che l’Europa si poteva costruire soprattutto attraverso una “educazione europea”. Una unione non dettata solo da interessi economici ma “dal diritto e dalla libertà”.
La modernità del suo approccio non solo anticipa una visione dell’Europa ma anche temi scottanti che gli europei si trovano oggi ad affrontare.

Domanda
Anna Siemsen già un secolo fa preannunciava temi attualissimi quali la convivenza con il diverso, mettendo al centro l’educazione e la scuola. Cosa ne pensi?