Mondo/ La prima Cancelliera tedesca - Angela Merkel, alla fine, ce l’ha fatta. Gestirà una Grossa coalizione composta dai suoi colleghi conservatori da un lato e dai socialdemocratici dall’altro
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2005
Dopo un lungo braccio di ferro, Angela Merkel ce l’ha fatta. È riuscita a superare il difficile impasse creato dal risultato elettorale. Il suo partito (Cdu-Csu) ha vinto per poco, con il 35,2 %, contro il 34,3 % dell’Spd di Gerhard Schröder. La posizione dei due partiti sul filo della parità, aveva inizialmente incoraggiato il cancelliere uscente, Schröder, a rivendicare anche per la prossima legislatura il suo mandato per la presidenza del Consiglio dei ministri. Ma con tenacia, Angela Merkel è riuscita non solo a tenere a bada i suoi avversari interni alla Cdu, che avrebbero potuto farla responsabile del secondo peggior risultato ottenuto dai conservatori dal dopoguerra ad oggi, è riuscita a mettere d’accordo Cristiano-democratici e Socialdemocratici sulla sua nomina alla guida di una "Grosse Koalition" di unità nazionale.
In cambio della rinuncia alla cancelleria da parte di Gerhard Schröder, i socialdemocratici hanno ottenuto otto ministeri, tra cui quello degli Esteri. La Cdu di Angela Merkel invece solo sei. Altra importante concessione che l’Spd è riuscito ad ottenere, è l’abbandono della politica economica inizialmente programmata dalla Merkel. Oggi infatti non si parla più di pericolosi tagli neoliberisti e di “deregulation” (vedi precedente articolo apparso sul nostro sito).
Angela Merkel dunque, pur uscendo dalla situazione con una bella vittoria personale, dovrà affrontare il compito non certo facile di guidare una coalizione eterogenea e rissosa, composta da due partiti storicamente rivali.
“Il mandato del popolo è questo accordo – ha detto la Merkel – ed io sono decisa a fare di tutto per tradurre questo mandato in una coalizione delle nuove possibilità per rinnovare il Paese, renderlo più competitivo e soprattutto per creare più posti di lavoro. Ci siamo combattuti in campagna elettorale, e prima ancora in sette anni con loro al governo e noi all’opposizione. Adesso sarà appassionante tentare di fare qualcosa di buono insieme”.
È la seconda volta che la Repubblica federale tedesca verrà governata da una "Grosse Koalition". La prima esperienza di questo tipo è stata fatta tra il 1966 e il 1969.
Il presidium del partito socialdemocratico aveva approvato l'accordo con dieci voti a favore e uno contrario. In cambio della cancelleria ceduta al fronte conservatore, la Spd ha ottenuto i dicasteri chiave del nuovo governo di "Grosse Koalition", come gli Esteri, le Finanze, il Lavoro, la Giustizia. Ai quali si uniscono la Salute, i Trasporti, lo Sviluppo e l'Ambiente. Ciò consente al partito del cancelliere uscente Gerhard Schröder di dare al nuovo esecutivo una forte connotazione socialdemocratica. Mentre alla formazione di Angela Merkel (Cdu) e di Edmund Stoiber (Csu) andranno la Difesa, gli Interni, l'Economia, quest'ultimo sarà retto con ogni probabilità dallo stesso Stoiber che avrà anche la delega agli Affari europei, l'Agricoltura, l'Istruzione e la Famiglia.
Sul fronte della politica estera, Angela Merkel si è detta convinta che il suo governo di coalizione parlerà con una sola voce in campo internazionale e attuerà una politica estera comune, nonostante le differenze di vedute che su alcuni punti si registrano fra Cdu/Csu e Spd. Parlando ai giornalisti a Berlino, la Merkel ha sottolineato in particolare la sua volontà di migliorare i rapporti transatlantici, deterioratisi per via della crisi in Iraq.
Mercato. Arriva la bambola Merkel
È già stata avviata in Germania la produzione della bambola Angela Merkel, che sarà vestita come la leader della Cdu il giorno delle elezioni. Giorno da cui è iniziato il lungo negoziato concluso con la sua designazione a cancelliere. L’ha annunciato il produttore di giocattoli, Marcel Offermann, per cui la bambola sarà messa in vendita in edizione limitata, in 999 esemplari, al prezzo di 189 euro.
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