Un testo contro ogni stereotipo di “MAMMA” che pone una discussione interessante: esiste il concetto di BIODIVERSITA’, che comprenda sentimenti, formazione culturale, stili di vita, comportamenti in genere per le persone con ruolo di mamma?
di Mari
Venerdi, 26/10/2012 - Con una forte rottura con idee e comportamenti tradizionali, questo testo di Milena Esposito rivendica libertà e felicità per le mamme, non eccessive rinunce, non sacrifici esagerati, ovvero ben distingue, per la mamma in particolare, il ruolo dalla persona.
Lanciata una rivoluzionaria, letteraria “provocazione”, contro ogni schema precostituito. Certamente, al di là di alcuni eccessi, pur nell’equilibrio che sempre e comunque va praticato, affronta una tematica interessante, nel tentativo di rinnovare, purificando su un gran immaginario falò quell’insieme di clichès che, facendo perdere la personalità di ciascuna, fa delle mamme un gran fascio omologato. Assurdi, eccessivi sacrifici bloccano la personalità, in nome di un ruolo che non può rappresentare tutta la persona. Ogni mamma è diversa dall’altra, ciascun figlio, superato il periodo dell’infanzia di semplice istintività e di legittime richieste di accompagnamento nella crescita, possa amare ed accettare la sua mamma per quella che è come persona, certamente da adulto essendo libero, ma formato, conscio del rispetto della personalità della mamma, possa stimarla e considerarla secondo il suo sentire. Afferma Esposito non solo i genitori influenzano i figli, spesso erroneamente troppo, ma anche i figli cambiano i genitori, CHE SIANO CAMBIAMENTI DI MATURITA’, DI VITA ACCRESCIUTA DAL NUOVO AMORE, NON CAMBIAMENTI DI SOFFOCAMENTO E DI VISIONI SUPERFICIALI ED OMOLOGATE DI UN RUOLO STANDARD.
Discorso lungo e complesso quello affrontato, certamente che non può qui essere concluso, ma sul quale è importante pensare. E’ consigliabile non avere aspettative dai figli perché queste bloccano loro e fanno soffrire i genitori. Possiamo aggiungere che, facilmente, tutte possono divenire mamme, ma non tutte hanno il temperamento e la preparazione per esserlo e la società invece delega e pretende troppo da queste! Nessuna preparazione, né accompagnamento per le mamme da parte di organi sociali, che, con criteri omologati, poi intervengono solo in alcuni casi per togliere la genitorialità in modo drastico. Esiste il concetto di BIODIVERSITA’, che comprenda sentimenti, formazione culturale, stili di vita, comportamenti in genere per le persone con ruolo di mamma? Poichè il ruolo di mamma prevede il ruolo di fglio/a, perché tanto si trascura quest’ultimo? In quest’epoca così lontana da quella della famiglia patriarcale/matriarcale, dove invece l’egoismo prevale, emarginando gli anziani, non riconoscendo loro il valore dell’esperienza acquisita, della saggia maturità, si conosce e si richiama ai ruoli dei figli? Come e chi deve rimpostare la nuova famiglia che deve riconoscere la realizzazione lavorativa ed esistenziale delle donne ed il rispetto ed il ricambio d’amore dei figli?
Molto altro ci sarebbe da dire, ma vorrei invitarvi a porre le vostre considerazioni sull’argomento.
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