Età e carriera - Dall'Editoriale notizie donna di giugno la testimonianza di una discriminazione in un colloquio
Tania Bonnici Castelli Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Settembre 2007
Dal primo numero di questo foglio, ho sempre invitato a condividere con noi le vostre esperienze di vita. Soprattutto i momenti di angoscia e di umiliazione che le discriminazioni infliggono ma non sarei credibile se non fossi io la prima a confessare di aver subito, personalmente, una tra le situazioni più brutte: la discriminante dell’età sul lavoro.
Orgogliosa di un curriculum perfettamente idoneo per l’impiego desiderato, accedo ad un colloquio informale con il megasuperdirettore di turno, subito gentile e affabile davanti ad una giovane donna istruita. Inizio a parlare delle mie esperienze professionali, delle aspirazioni e dei traguardi che amerei raggiungere. Osservo il gran capo sfogliare la mia vita tra le mani, valutare con soddisfazione i titoli di studio, gli impieghi precedenti ma poi bloccarsi su un numeretto scritto all’inizio del foglio: la data di nascita. < Ma lei ha quarant’anni! - dice sorpreso il signore -. Solo qualche anno meno di me! Mi sembra un po’ tardi per iniziare una carriera in questa azienda>. E poi farfuglia che dall’aspetto proprio non si sarebbe detto, che mi aveva sinceramente scambiato per una ragazza, che valuterà.
Dopo un primo momento di umiliazione soffocante mi sono chiesta se ci fosse stato un equivoco: non avevo mica chiesto di fare la velina o un calendario, volevo offrire solo cervello e un po’ di esperienza. Avrei dovuto spiegargli che le donne sacrificano o rimandano la propria carriera per far crescere i figli e che cominciano a desiderare di rimettersi in gioco solo quando la loro presenza costante in famiglia non è più così indispensabile. Ma non l’ho fatto. Mi sono sentita confusa e offesa, non ritenendo possibile che ad un uomo nella mia stessa situazione avrebbero fatto lo stesso appunto. Oggi lo smarrimento è passato ed ho promesso di vendicarmi. Intanto non cadendo nella trappola della inadeguatezza che mi è stata tesa, continuando a desiderare di iniziare qualcosa di nuovo anche a quarant’anni e dando voce a chi questa stessa umiliazione se la tiene chiusa dentro il cuore. Ci batteremo insieme per dimostrare che molti tipi di lavoro possono essere svolti ad ogni età e lotteremo per conquistare quello che per merito ci spetta, senza risibili discriminanti.
Uscendo dallo studio del megasuperdirettore, gli ho chiesto ironicamente se avessi potuto, magari, modificare i dati anagrafici visto che non dimostravo la mia età. - ha risposto con un bel sorriso sincero, l’idiota.
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