Sabato, 15/06/2013 - A Bellaria Igea Marina la mostra
"Alfredo Panzini e lo stile delle donne"
di Maria Cristina NASCOSI SANDRI
Casa Panzini celebra il centocinquantesimo della nascita del grande scrittore romagnolo con una mostra dal 15 giugno all’8 settembre 2013 dedicata al suo rapporto col mondo femminile che non a caso è spesso al centro delle sue meditazioni narrate.
Quasi non c’è opera di Panzini che prescinda dal mettere in scena personaggi femminili; così come gran parte dell’attenzione che lo scrittore rivolge alle caratteristiche della sua epoca passa attraverso la sua curiosità per i “modi” delle donne. Era quindi inevitabile che Panzini arrivasse a scrivere un’opera sulla moda: solo la “moda” può aiutarci a capire i “modi” delle donne. E quest’opera, intitolata La penultima moda, allude fin dal titolo al fatto che la moda non si può fissare, non si può realmente descrivere, perché cambia con velocità tale da essere imprendibile. Per questo lo scrittore deve dunque dedicarsi non all’ultima, ma alla “penultima” moda.
La mostra, curata da Marco Antonio Bazzocchi, documenta questi interessi di Panzini attraverso le immagini dei giornali di moda che lui stesso conservava e che sono rimasti nell’Archivio dello scrittore. L’attenzione viene rivolta su alcune figure femminili che hanno a lungo accompagnato la sua carriera pubblica e la sua vita privata: le intellettuali Margherita Sarfatti, Sibilla Aleramo, Ada Negri da una parte, la moglie Clelia e la figlia Matilde (Titì) dall’altra.
Margherita Sarfatti, amante di Benito Mussolini, esperta d’arte, amica di tutti gli scrittori e intellettuali dei primi trent’anni della storia italiana, è stata per Panzini un’interlocutrice costante, come dimostrano le quasi cinquanta lettere di lei conservate nell’Archivio. Lo scrittore le sottoponeva in lettura i suoi libri, le chiedeva consigli, la ritrasse nella figura di Irminda, la poetessa veneziana moglie del più famoso Gasparo Gozzi. A sua volta, Lei gli chiese di comporre un libro commemorativo in occasione della morte del figlio Roberto sul fronte di guerra, così come gli pubblicò, sulla rivista “Gerarchia”, il discorso in onore di Pascoli pronunciato a Rimini nel 1924 alla presenza del Duce.
Sibilla Aleramo, autrice del romanzo Una donna, è stata in rapporto con Panzini attraverso Giovanni Cena, capo redattore della mitica rivista “Nuova Antologia”, dove Panzini pubblicò molte delle sue opere a puntate. Dall’epistolario si ricava un atteggiamento di grande ammirazione di Sibilla verso Alfredo, che assunse un ruolo di consigliere nella vita avventurosa e tormentata della scrittrice.
Il progetto espositivo di Claudio Ballestracci prevede poi una sezione della mostra dedicata a Clelia Gabrielli, moglie di Alfredo, che ha lasciato traccia di sé con la sua attività di pittrice. Va ricordato che intorno a Panzini e a Clelia si raccoglie un gruppo di altri intellettuali e artisti di area romagnola: Renato Serra, che discute a lungo con Panzini sulla guerra, Marino Moretti, che è assiduo di Clelia fino alla morte di lei, ed il ferrarese Filippo de Pisis che interpreta la Metafisica anche in chiave marina, in corrispondenza con le atmosfere panziniane.
La mostra è promossa dal Comune di Bellaria Igea Marina in collaborazione con l’Istituto per i beni culturali della Regione Emilia Romagna al quale si deve la pubblicazione del catalogo nella propria collana “Immagini e Documenti”. Orari della mostra: tutti i giorni da lunedì a sabato dalle 20,30 alle 22,30, chiuso la domenica.
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