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Anche noi ci aspettavamo di più

Anche noi ci aspettavamo di più

Note ai margini - Elette, ministre e sottosegretarie: le donne non sono state premiate

Castelli Alida Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2006

Bene, dopo tanti anni, cinque per la precisione, finalmente abbiamo visto la riedizione di un governo di centrosinistra. Dopo tanta tensione, incertezze, dubbi, e anche molte timidezze, spesso eccessive verso un centrodestra sempre aggressivo, è stato varato il nuovo governo.

In tutti i concitati commenti delle prime ore che stigmatizzano la compagine dei 25 ministri e i 72 sottosegretari, ho notato alcuni commenti in particolare come si dice la lingua batte dove il dente duole): la presenza di donne nel nuovo governo.

In prima fila a commentare la presenza delle donne nella nuova compagine ci fa piacere vedere che ci sono subito Daniela Santaché, Stefania Prestigiacomo e anche Carolina Lussanna: dall’opposizione criticano lesigua presenza, “solo strapuntini” dice Santaché. Bene care amiche avete ragione, ma le vostre critiche fanno un po’ impressione con lo sfacelo delle quote rosa che avete provocato, con il “codice donna” approvato senza sentire nessuna associazione, né sindacati, né rete delle Consigliere di Parità, nonostante le precise richieste, che l’ex ministro Prestigiacomo ha preteso di approvare a Camere sciolte. Intendo dire che tutti hanno diritto di criticare tutto, ma che sono ancora affezionata alla coerenza e ho una discreta memoria, quindi lezioni di coerenza dalle donne nel primo minuto che sono all’opposizione dopo cinque anni di rospi che ci hanno fatto ingoiare non le accetto volentieri. Sembra comunque un costume della nuova opposizione questo stile che vede tutto il centrosinistra incomprensibilmente remissivo e intimidito, e non è un bel vedere. Vedendo i commenti del centrosinistra ci si chiede chi abbia fatto le nomine o se siano state “sorteggiate”. Tutti si lamentano del numero esiguo di donne e del fatto che quattro su sei sono Ministri senza portafoglio. La delusione è veramente forte e, come dice Livia Turco, bisogna chiamare in causa la responsabilità dei partiti. Certo la difficile alchimia di questa grande coalizione come sempre ha penalizzato le donne, ma non si possono più accettare queste giustificazioni. Anche sui contenuti c’è qualcosa che non capisco: un Ministero per la famiglia e affidato ad una donna! Ce n'era davvero bisogno? Non ne ricordo in Italia, nemmeno durante il fascismo. Al massimo qualche Commissione ogni tanto. Il “miracolo” di una forte presenza di donne nell’esecutivo avrebbe potuto davvero dare un immagine forte e positiva a questo nuovo governo. Prodi ha commentato il passaggio da due a sei delle donne nel governo da lui presieduto: “mi aspettavo di più". Figuriamoci noi!



(1 giugno 2006)

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