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Anche in Sicilia un po’ di rosa

Anche in Sicilia un po’ di rosa

Regioni/ Leggi elettorali - Una nuova legge regionale in Sicilia che contiene buoni dispositivi per la parità uomo donna nell’accesso alle cariche elettive

Rita Capponi Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2005

Si può definitivamente considerare tramontata l’epoca che vedeva in Sicilia troppe liste monosessuate ed apprezzare il suo allineamento a regioni come la Toscana, il Lazio, il Trentino, la Valle d’Aosta. Sarà questo il risultato delle elezioni regionali del prossimo anno, dopo che il referendum ha confermato la legge elettorale che contiene buoni dispositivi per la parità uomo donna nell’accesso alle cariche elettive. La legge infatti prevede l’alternanza nel listino e non più di due terzi di candidati dello stesso sesso in tutte le liste proporzionali sia per il rinnovo del consiglio regionale che per comuni e le province. Un altro passo avanti quindi dovuto ai cittadini e alle cittadine che hanno votato Sì, ma soprattutto al forte impegno delle donne del mondo associativo e politico. Un risultato oscurato dal dibattito su Catania, risultato che invece segna un passaggio molto interessante sul terreno della rappresentanza sia dei Partiti che del genere femminile. La Sicilia, dove attualmente su 90 deputati le donne sono solo 4 e che non conta neppure una donna nella giunta regionale, intraprende un percorso che in Italia va fortemente accentuato anche alla luce del giudizio molto critico nei nostri confronti già espresso dall’Onu sulle discriminazioni e alla luce dei dati appena diffusi dal Rapporto del World Economic Forum che ci colloca purtroppo al 45° posto nel mondo per la rappresentanza politica, il lavoro e la vita sociale.
(20 maggio 2005)

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