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Anche in Italia arriva 'Choisir', il meglio per le donne

Anche in Italia arriva 'Choisir', il meglio per le donne

Scegliere le leggi migliori per le donne, fra quelle già applicate in Europa

Martedi, 02/11/2010 - Lunedì 8 novembre alla facoltà di Statistica della Sapienza ci sarà una Giornata di studio che definirei un po’ insolita, con l’aria che tira nella politica italiana e anche nella politica che fanno le donne. Il titolo è “Choisir in Italia: La scelta delle migliori leggi per le donne in Europa”. Trovate sul loro sito http://www.genderunivobs.it/ il programma della giornata, che si concluderà alle 18 alla Casa internazionale delle donne. Di che si tratta?



L’idea è quella di valutare le leggi nazionali che regolano i diversi aspetti della vita delle donne (lavoro, maternità, servizi, ecc.), scegliere il caso nazionale migliore e proporre questo “modello” per applicarlo in tutti i paesi europei. E’ un approccio convincente, perché se una legge già è stata approvata in un altro paese, ed ha prodotto effetti positivi, è possibile proporla anche da noi confortate da un riscontro empirico e senza essere accusate di volere la luna.



Perché dico che l’iniziativa è un po’ insolita? Non solo perché in questi giorni parliamo tutti d’altro (e come potrebbe essere diversamente?), ma anche perché troppo spesso – a mio parere – si scambiano denunce e testimonianze per atti politici, mentre il requisito principale di un atto politico è la capacità di produrre effetti o per lo meno di proporselo come obiettivo (do you remember "we can" ?).



Una frase che sta cominciando a girare, e che sottoscrivo pienamente, è quella dell'umorista Massimo Bucchi: "più che per una causa, mi piacerebbe battermi per un effetto".



Due informazioni per completare il quadro. Il movimento Choisir è stato fondato nel 1971 in Francia da Gisèle Halimi, con Simone de Beauvoir, Jean Rostand e Jacques Monod. "Choisir la cause des femmes" ne è la naturale evoluzione.



La Giornata è organizzata dal Gender Interuniversity Observatory (GIO) che è la sede in cui le tre università statali romane (Roma Tre, Sapienza, Tor Vergata) mettono in comune e rendono pubbliche studi e ricerche sulle problematiche di genere, parità e pari opportunità, pensiero femminile e storia delle donne, presenza e rappresentanza femminile nella società.

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