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Amnesty International India chiede indagine per stupro e uccisione delle giovani dalit

Amnesty International India chiede indagine per stupro e uccisione delle giovani dalit

Indagine imparziale e fine dell'impunità per le violenze. Così Amnesty International sullo stupro di gruppo e l'uccisione delle due ragazze dalit

Domenica, 01/06/2014 - Amnesty International India ha dichiarato oggi che lo stupro di gruppo e l’uccisione di due ragazze dalit a Badaun, nello stato di Uttar Pradesh, è un macabro segnale della violenza che le donne e le ragazze dalit subiscono in tutto il paese.

Le due ragazze, di 14 e 16 anni, erano scomparse la notte del 27 maggio, dopo che erano uscite di casa per andare a fare i loro bisogni in un campo, non potendo avere altro accesso a una toilette. Il padre di una di loro aveva sollecitato la polizia locale a rintracciarle, ma l’agente di turno aveva rifiutato di registrare la denuncia e, anzi, aveva preso l’uomo a schiaffi. La mattina dopo, le due ragazze erano state trovate impiccate a un albero. Secondo l’autopsia, erano state vittime di uno stupro di gruppo e poi strangolate.

La polizia ha arrestato due uomini appartenenti a una casta superiore, sospettati di aver preso parte allo stupro di gruppo e al duplice omicidio, ed è alla ricerca di ulteriori sospetti. Un agente di polizia è stato sospeso per inosservanza del dovere e un altro è stato arrestato.

“Nonostante l’esistenza di garanzie a livello costituzionale e di leggi speciali, in tutta l’India i dalit, soprattutto le donne, sono sottoposti a molteplici livelli di discriminazione e violenza” – ha dichiarato Divya Iyer di Amnesty International India. “Gli appartenenti alle caste superiori usano la violenza sessuale contro le donne e le ragazze dalit come strumento politico per punirle, umiliarle e riaffermare il loro potere”.

Spesso, i reati contro i dalit non sono adeguatamente registrati nè indagati, le condanne sono scarse e si registra un forte arretrato di segnalazioni. La polizia collude coi criminali appartenenti alle caste superiori non registrando le denunce nè indagando.

La mancanza di servizi igienico-sanitari in tutta l’India costituisce una grave minaccia per l’incolumità delle donne e delle ragazze, che sono obbligate a defecare all’aperto: una pratica (che riguarda oltre 600 milioni di persone, la metà della popolazione dell’India) che le rende particolarmente esposte alla violenza.

L’India è obbligata, ai sensi del diritto internazionale, a prendere misure efficaci e adeguate per prevenire e punire tutte le forme di violenza sessuale e violenza di genere. Le autorità dell’Uttar Pradesh devono garantire indagini imparziali sullo stupro di gruppo e l’uccisione delle due ragazze dalit e portare rapidamente i responsabili di fronte alla giustizia, compresi eventuali funzionari di polizia che abbiano rifiutato di registrare denunce e svolgere indagini.

“Il nuovo governo indiano deve adottare provvedimenti immediati e di ampia portata per proteggere i diritti all’incolumità e alla dignità delle donne dalit e porre fine all’impunità per i reati commessi nei loro confronti” – ha concluso Iyer.

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