Lunedi, 17/06/2019 - Appena un mese di vita e un risultato a sorpresa: il 60% dei lettori di ‘Mind the Gap’, lo spazio che il quotidiano romano ‘Il Messaggero’ dedica dallo scorso metà maggio ai diritti delle donne, sono uomini. Un primo bilancio, forse inaspettato e forse non voluto esplicitamente, ma comunque significativo che rafforza la direzione voluta dalla stessa iniziativa editoriale: allargare la consapevolezza sulle disuguaglianze di genere. Un obiettivo quindi di informazione che, sulla base delle rilevazione dei contatti online, interessa molto anche gli uomini.
“’Mind the gap’ nasce da un’idea dell’editrice, Azzurra Caltagirone – afferma Franca Giansoldati, responsabile del servizio, quotidiano – si è volutamente scelto un nome inglese, una frase popolare che indica un divario, per evidenziare le distanze che ancora esistono in termini di diritti fra uomini e donne; ‘Mind the gap’, ‘attenzione al gradino’, appunto. Le disuguaglianze sono un tema globalizzato e seppure con modalità e forme diverse le vivono tutte le donne in tutto il mondo, anche in Italia. Sono tematiche che accomunano la donna di Tor Pignattara a Roma a quella di Calcutta in India. Con il nostro contributo vogliamo aumentare la consapevolezza sul fatto che i problemi, spesso vissuti in solitudine, riguardano invece tante donne e necessitano di prese di posizioni trasversali”.
Una decina i collaboratori della rubrica, tutti volontari, che raccontano guardando anche all’estero storie e fatti di cronaca, propongono dibattiti d’attualità, sollecitano confronti su questioni fiscali (esempio, il caso degli assorbenti igienici) o di rappresentanza, sul linguaggio dei media in caso di stupri e violenze, sulla dominanza sessista.
“Ci interessa in particolar modo – prosegue Giansoldati, che è anche vaticanista per il quotidiano romano – rinforzare l’autostima delle donne, tenendo conto che i tanti diritti acquisiti negli ’70 sono in pericolo e che esiste il reale rischio di un arretramento. C’è interesse per questi temi, lo vediamo dalle lettere che riceviamo e anche dai suggerimenti che ci inviano. Possiamo davvero parlare di un successo, tanti i lettori. E pensare che fra questi le donne sono in minoranza, ben 6 su 10 lettori sono uomini".
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