Un Rapporto dell’OIT - Organizzazione Internazionale del lavoro - e di UNDP – Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo mette in discussione la qualità del lavoro disponibile per le donne
Venerdi, 19/06/2009 - Secondo la ricerca svolta dalle agenzie delle Nazioni Unite e presentata durante la 98° Conferenza Internazionale del Lavoro a Ginevra, le donne sudamericane, anche se hanno più opportunità di lavoro rispetto al passato, continuano ad avere un sovraccarico di lavoro domestico.
Il 53% delle donne della regione svolge un’attività lavorativa; la percentuale sale se si considerano le donne di età compresa tra i 20 e i 40 anni, che sono presenti nel mercato del lavoro in un numero uguale al 70%. Malgrado questa realtà sia positiva e abbia generato più ricchezza e benessere per le famiglie lo studio segnala che non esiste però una corrispondente redistribuzione delle attività domestiche e che le donne sopportano un carico di lavoro familiare e di cura ancora molto forte.
La conciliazione e la redistribuzione del lavoro di cura rappresentano quindi la maggiore sfida per le donne sudamericane e si pone come “una dimensione fondamentale per promuovere l’uguaglianza e combattere la povertà”.
Il Rapporto sottolinea anche come il nuovo ruolo femminile abbia creato anche delle tensioni tra lavoro e famiglia tutte a scapito della componente femminile.
Altro elemento messo in evidenza è la qualità delle offerte di lavoro dirette alle donne che si trovano soprattutto nel campo dell’economia informale o in attività per le quali viene alle donne corrisposto il 70% di quanto accade con gli uomini.
La crisi finanziaria prosegue poi lo studio ha spinto i governi a mettere in atto provvedimenti che stanno acuendo le tensioni tra donne e uomini nel mercato del lavoro. In Cile, ad esempio, il governo ha sviluppato politiche che promuovono una maggiore inserzione delle donne nel mercato del lavoro, premiando con sgravi fiscali le imprese e corrispondendo il 30% del salario mensile durante il periodo precedente e posteriore al parto per le lavoratrici tra i 18 e 24 anni.
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