- ‘Distanza di sicurezza’ è il primo romanzo di Daria Lucca, giornalista di 'nera'. Editore Robin
Bartolini Tiziana Sabato, 27/12/2014 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Gennaio 2015
Appassionante. Un libro di quelli che ti prendono e che non ti mollano più fino all’ultima pagina. Non si può leggerlo tutto d’un fiato solo perché il numero di pagine richiede qualche pausa. ‘Distanza di sicurezza’ (ed Robin, pagg 490, euro 15,00)è il primo romanzo di Daria Lucca, giornalista di lungo corso che come cronista giudiziaria ha seguito processi scabrosi: dall’attentato a Giovanni Paolo II all’inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena passando per “decine di tentativi, riusciti o meno, di fare giustizia su stragi, mafia e terrorismo”. Le 490 pagine della storia che ha come protagonista la vicequestrice di Polizia Amanda Garrone risentono di questo background professionale e travolgono il lettore con il ritmo incalzante degli eventi, complice uno stile asciutto e diretto che non rinuncia a concessioni colte, a descrizioni minuziose o sfumature ironiche. Lo spazio ‘scenico’ - più che lettori ci si sente spettatori di un film - è una vasta area a sud della Capitale che va dai ‘Castelli Romani’ fino alla pianura pontina e le azioni si svolgono da venerdì 17 dicembre a martedì 4 gennaio. Ma l’intrigo che solo il fiuto, la tenacia e il coraggio di Garrone - affascinante “sbirra di razza” mandata per punizione alla Stradale per non aver rispettato i ‘poteri forti’ - ha radici lontane nel tempo e nelle consuetudini. Colpisce, infatti, la capacità dell’autrice di costruire una storia più che verosimile in cui la violenza maschilista si intreccia ad una gamma di crimini di antica fattura e di più recente conio. Non pare un caso che la storia sia ambientata in una porzione di territorio devastata dall’abusivismo e da insediamenti variamente malavitosi e di livello internazionale che hanno proliferato anche grazie alle ‘disattenzioni’ di una certa politica. Quello che è in apparenza un banale incidente d’auto cela antefatti complessi che Amanda ricostruisce con l’aiuto di giovani e generosi colleghi, mentre messaggi e pressioni ‘dall’alto’ inutilmente tentano la via della lusinga. Il prezzo che paga Garrone è alto, ma inevitabile per chi crede profondamente nella giustizia. La protagonista è donna fino in fondo e riesce a conciliare l’intensa attività investigativa con una vita privata ricca di affetti.
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