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Always Coca Cola. Il romanzo che parla delle mestruazioni

Always Coca Cola. Il romanzo che parla delle mestruazioni

Non capita spesso di parlare apertamente di ciclo mestruale nel mondo arabo. E quando accade diventa un caso, un caso letterario.

Martedi, 31/05/2016 -
Alexandra Chreiteh è una giovane scrittrice libanese che nel libro “Always Coca Cola” affronta per la prima volta il tabù delle mestruazioni.

Unendo la marca più famosa di assorbenti nel mondo arabo e quella della bibita analcolica più bevuta al mondo, Alexandra ha sdoganato il tema. “Ho scritto il romanzo partendo dalle mie frustrazioni in quanto donna. Quando si parla dei corpi femminili, il più delle volte lo si fa, snaturalizzandoli nella loro essenza” dice.



“Non è stato semplice all’inizio parlare del ciclo, ma alla fine è qualcosa che fa parte del nostro naturale essere donne e quindi non ce ne dobbiamo vergognare” continua. Always Coca Cola parla delle donne, e lo fa parlando della forte amicizia che c’è tra tre ragazze.

Tre ragazze differenti, differenti nel carattere e nel loro vissuto. Abeer è la più timida delle tre amiche. Viene da una famiglia conservatrice e molto religiosa. E forse è proprio questo che la costringe a vivere in modo molto rigoroso, senza mai sbagliare. Non può farsi vedere in giro con Yasmine perché molti la considerano lesbica. Cosa potrebbero pensare di lei? Abeer non può entrare in farmacia a comprare un test di gravidanza per Yana perché, se solo la notizia arrivasse ai suoi genitori, cosa potrebbe accadere?

In realtà la ragazza vive una vita mediata dal mondo esterno. Vive di timori. Ha paura di perdere la verginità se utilizza un assorbente interno. Ha paura che si senta l’odore delle mestruazioni, mentre prova un abito.

Yana invece è una ragazza che si trasferisce in Libano con quello che poi diventerà il suo ex marito. Da modella della campagna pubblicitaria della Coca Cola, in poco tempo vede le sue immagini in giro per la città. La sua immagine è quella che vorrebbero avere molte ragazze. È alta, magra ed un corpo perfetto senza un filo di cellulite. Ma quell’immagine di perfezione nasconde in realtà il timore di essere incinta dell’uomo di cui si è innamorata e per il quale ha lasciato il marito.

C’è poi Yasmine. A lei non interessa rispettare i canoni della bellezza imposti dalla società. Lei non ha capelli lunghi e non si trucca. Jasmine ama solo la boxe.



Tre donne e tre esempi diversi di femminilità che nel corso del libro rivelano il loro modo di essere, anche scontrandosi con una società ancora conservatrice, nonostante una storia multi-culturale e multi-religiosa di lungo corso.

“Con il libro ho voluto parlare delle donne attraverso le donne e non attraverso quello che si racconta delle donne. Sono partita dalle nostre emozioni. Ho voluto affrontare anche temi considerati tabù, come nel caso delle mestruazioni. E l’ho fatto attraverso quello che sentono le tre protagoniste, soprattutto Abeer, quella tra le tre che ha più difficoltà a lasciarsi andare e vivere il suo essere donna” dice Alexandra.



“La realtà è che noi donne affrontiamo i cambiamenti del nostro corpo ogni giorno. E’ per questa ragione che dobbiamo esplorare tutto quello che fa parte del nostro essere donne senza alcuna vergogna” continua la scrittrice che si dice convinta che solo così facendo, si può iniziare a parlare di una vera e propria rivoluzione femminile nel mondo arabo. Stampato per la prima volta due anni fa, Always Coca Cola è alla sua seconda ristampa in lingua araba, alla quale si affiancano anche la traduzione in inglese e quella in tedesco.



Foto della copertina di Always Coca-Cola

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