Mercoledi, 19/06/2019 - Pedro Almodóvar è il Leone d’oro alla carriera per questo 2019, alla 76a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia che si terrà dal 28 agosto al 7 settembre 2019 prossimi.
La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia sotto la presidenza di Paolo Baratta a seguito della proposta del Direttore della Mostra, ancora una volta il piemontese Alberto Barbera.
Pedro Almodóvar, nella foto ritratto a Cannes 2019, compensa così la ‘delusione’ del mancato premio sperato (?) sulla Croisette.
Ma, felice, di questo più che giusto riconoscimento arrivato, lui ancora relativamente giovane, ha ammesso di “… esser molto emozionato e onorato per il ‘regalo’ di questo Leone d’oro. Bellissimi ricordi mi legano alla Mostra del Cinema di Venezia. Il mio debutto internazionale ebbe luogo lì, nel 1983, con L’indiscreto fascino del peccato. Era la prima volta che uno dei miei film usciva dalla Spagna. E’ stato il mio battesimo internazionale ed è stata una meravigliosa esperienza, come lo è stata il mio ritorno con Donne sull’orlo di una crisi di nervi nel 1988. Questo Leone diventerà la mia mascotte, insieme ai due gatti con cui vivo. Grazie dal profondo del cuore per questo premio”.
Battute ironiche piene di commozione da parte di un cineasta davvero a tutto tondo: grande conoscitore e cultore del cinema di tutti i tempi, il re della cultura cinematografica della movida, non perde occasione per omaggiare, in tutte le sue pellicole, i grandi classici che l’hanno preceduto, da Manckiewicz a Capra, da Fellini ad Antonioni.
E le sue attrici-feticcio, Carmen Maura, Penelope Cruz - per non citarne che due - son la divina rappresentazione del suo amore sempre dichiarato per le Donne in generale, le grandi Attrici e Dive del passato e, soprattutto, sua madre, cui lo legava un sentimento solo paragonabile, forse, a quello che legava Pasolini all’adorata madre Susanna.
Anche Barbera ha sottolineato questo suo tratto peculiare, tra l’altro:
“…da non dimenticare che Almodóvar eccelle soprattutto nel dipingere ritratti femminili incredibilmente originali, in virtù della rara empatia che gli consente di rappresentarne la forza, la ricchezza emotiva e le inevitabili debolezze con un’autenticità rara e toccante”.
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