Empowerment e accompagnamento al lavoro per donne vittime di violenza. È il progetto finanziato dalla Regione Lazio e in corso di attuazione nei Centri antiviolenza di Anguillara Sabazia, Labico e Nettuno
Sabato, 09/01/2021 - L’anno che abbiamo vissuto è stato duro per le donne colpite dalla violenza maschile. Da quando è incominciata la pandemia, a una fase iniziale, segnata da un calo delle richieste di aiuto, è seguita un’impennata di violenze, che ci ha confermato quanto una convivenza forzata abbia acuito situazioni già al limite. Come operatrici dei Centri antiviolenza abbiamo dovuto inventare sul campo nuove strategie di aiuto per essere presenti e per sostenere concretamente chi, oltre all’emergenza sanitaria, voleva sopravvivere alla violenza endemica che attraversa la società.
“IncludiamoLe” nasce dall’esperienza di tre realtà: Ponte Donna, Prassi e Ricerca e SocialMenteDonna, da un confronto fatto di saperi diversi acquisiti in anni di lavoro nel sociale e di sostegno rivolto alle donne. Il progetto attualmente è nella fase della sua realizzazione, ciò che ci emoziona e meraviglia dopo anni di lavoro sul campo risiede proprio in quell’imponderabile incognita che si genera nell’incontro tra donne. Difficile, infatti, in questo specifico progetto tenere ‘la
barra dritta’ tra chi ha incarichi professionali ben definiti come la tutor, la docente che tiene la lezione sui diritti e doveri nel mondo del lavoro, tra chi ha la presa in carico o il ruolo di orientatrice e chi, discente, è in aula ad ascoltare.
Una tessitura preziosa per uscirne tutte più ricche.
È frutto della volontà di auto-determinarsi ed auto-narrarsi delle partecipanti al progetto. Parla ad altre donne e smuove gli animi di tutti e tutte. Richiama ad una responsabilità collettiva rispetto alla violenza di genere anziché all'ennesima colpevolizzazione o vittimizzazione della donna che ha vissuto la violenza (psicologica, fisica o economica) agita da parte di uomo.
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