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Alle giornaliste della stampa e delle televisioni

Alle giornaliste della stampa e delle televisioni

Lettera aperta - A Napoli si è costituito un Cartello per l'informazione raccogliendo l'adesione di tantissime associazioni di donne

Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Gennaio 2006

Si è conclusa da poche ore l'assemblea del ‘Cartello per l'autodeterminazione delle donne della Campania’, con la presenza nutrita e finalmente non solo nominale delle sigle che lo compongono e con tante donne singole e collettivi che hanno sentito il bisogno di richiamarsi alla parola d'ordine "Usciamo dal silenzio". Un bisogno che in questi giorni richiama donne in tante e differenti realtà del Paese a riappropriarsi di uno scontro, quello sulle questioni del corpo femminile. In molti, nei partiti e nelle istituzioni, sembrano convinti che questo scontro, dato che di questo apparentemente si tratta, debba rimanere nelle sedi dell'esercizio della dialettica parlamentare e dei tavoli di bioetica. Che le donne uscissero dal silenzio non era nei programmi, sebbene da più parti in questi anni si fosse lamentata l'assenza di una forte reattività del movimento femminista. Non c'è nulla di stupefacente nel fatto che la debole politica del 2005 cerchi di ignorare ed ostacolare la riaggregazione di un movimento per l'autodeterminazione, nel quale cominciano a riconoscersi anche uomini. È semplicemente inaccettabile, ma non stupefacente. Ugualmente inaccettabile e non stupefacente è che la stampa del 2005 sia ancora ancorata a costruire la notizia "sul padrone che morde il cane". Le donne che prendono parola su se stesse e sul loro vivere e dare la vita, tutti dicevano di aspettarle ivi inclusi opinion-makers ansiosi di rinnovamento della politica, ma nessuno sembra volerle riconoscere.
Il 14 Gennaio a Milano ci sarà la manifestazione nazionale per l'autodeterminazione ed in molte città ci sono coordinamenti per l'apertura di vertenze sulla pillola abortiva, sugli eccessi della maternità medicalizzata e sulla salvaguardia dei consultori: è proprio indispensabile che tutte ci mettiamo a mordere i nostri amici a quattrozampe per far notizia?
Naturalmente nessuna di noi ha in mente una simile pratica ripugnante, ma va detto che una stampa che non registra e divulga la novità politica di questo movimento (che rappresenta oggi l'unica vera opposizione possibile alla restaurazione di un sistema di ordinarie oppressioni e di riduzione delle libertà personali), è certamente latitante nella promozione delle coscienze.
Da sempre nelle battaglie politiche, le donne hanno faticosamente cercato relazioni con la stampa (per quanto impenetrabilmente maschilista), ed hanno trovato la solidarietà e la condivisione laddove c'erano altre donne, il cui ruolo è stato fondamentale.
Nella stampa di oggi sempre più condizionata dai poteri forti, da interessi di mercato e localistici, si richiede a quelle donne, ormai più numerose, uno sforzo più grande: contrastare la nuova barbarie. Noi le aspettiamo e speriamo che anche loro aspettassero noi.

Il cartello per l'autodeterminazione delle donne della Campania.
(Aderiscono al Cartello, oltre ad autorevoli personalità della cultura campana, le seguenti associazioni: Udi, Donne laiche di sinistra, Mamme antismog, Donnesudonne, Dame, La rosa è donna, Onda rosa, Arcidonna, Arcilesbica, Sinistra giovanile, Forum delle donne di RC, Comunisti italiani, Donne Ds, Radicali, Cgil, Spi-Cgil, Uil, Verdi, Filcams Sportello rosa, Giovani comunisti)
Info e contatti: Stefania Cantatore mail udinapoli@libero.it


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